Angelina Jolie visita il Centro di accoglienza di Lampedusa
LAMPEDUSA – L’attrice americana e ambasciatore dell’Onu Angelina Jolie il 19 giugno è arrivata al Centro accoglienza per i migranti di Lampedusa.
La star, accompagnata dall’alto commissario Onu per i rifugiati Antonio Guterres, è giunta da Malta poco dopo le 14. L’attrice americana ha insistito per lasciare le proprie impronte digitali come avviene per i migranti che vengono identificati.
L’attrice, che all’uscita non ha rilasciato dichiarazioni si è trattenuta a parlare con alcuni dei migranti, prima di andare a visitare il Centro per minori situato nell’ex base militare di Loran. Alla visita ha preso parte anche Claudio Baglioni da tempo impegnato nella campagna di accoglienza per gli immigrati a Lampedusa.
Più tardi, la Jolie ha partecipato ad una cerimonia in ricordo dei migranti morti nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa. Qui, insieme all’Alto commissario dell’Onu per i Rifugiati Antonio Guterres, l’ambasciatore dell’Onu per i rifugiati ha detto: “E’ un onore essere qui in questa bellissima isola. E’ la prima volta che vengo e spero di tornare. Voi non immaginate quel che avete rappresentato quest’anno per tutte quelle persone che cercano aiuto disperatamente”.
”E’ difficile pensare quante persone hanno rischiato e perso la vita loro e dei loro bambini guardando questo bellissimo mare – ha affermato Jolie – vedo qui famiglie e penso come la vita di queste persone deve essere stata orribile per decidere di andare in mare su quelle carrette, con il rischio di morire di fame o di annegare. E pensate cosa vuol dire per quelle persone trovare voi che li avete accolti. E’ un onore essere qui”.
Prima di lasciare l’isola, la Jolie ha concluso: “Io sono americana, una terra che ha tratto benefici dall’immigrazione, quindi non posso dire all’Europa cosa fare. Ma posso dire che sono grata agli italiani e ai lampedusani per aver tenuto i confini aperti. Nel mondo serve più tolleranza”,
Qui di seguito, le immagini della visita della Jolie al campo profughi siriani di Altinozu, in Turchia, avvenuta il 17 giugno (foto AP/LaPresse):