Jennifer Lopez sarà Griselda Blanco nel film sulla madrina della cocaina

ROMA – Griselda Blanco, “madrina della cocaina” o “vedova nera”, è stata la più sanguinaria tra le narcotrafficanti colombiane.

Una spietatezza assoluta: a 11 anni aveva già commesso un omicidio, ha ucciso tre mariti, organizzava orge sfrenate, sembra fosse responsabile di 250 delitti.  

La vita della spietata “regina della droga”, a capo di un impero della droga che fruttava 1 miliardo di dollari l’anno, sbarcherà al cinema grazie a Jennifer Lopez, protagonista, produttrice e, forse, regista.

“Sono da sempre affascinata dalla storia di Griselda Blanco e ho colto al volo l’occasione di interpretarla sullo schermo”.

Blanco aveva solo 11 anni quando uccise la sua prima vittima, un altro bambino, e non si voltò mai indietro, guadagnandosi la terribile reputazione, al di là del genere, di signore della droga più assetato di sangue della storia.

Aveva avuto un’infanzia difficile. Nata nel 1943 a Cartagena in una baraccopoli era stata cresciuta dalla madre, una prostituta alcolizzata che la picchiava selvaggiamente.

Quando il paese fu sconvolto da una brutale guerra civile, sembra che Blanco e altri bambini si divertissero a scavare buche per seppellire i morti.

Ma la “regina” colombiana è passata dalla povertà dei bassifondi a un impero che si estendeva da Medellin a Miami e New York.

Madre di quattro figli è stata collegata a circa 250 omicidi commessi tra gli anni ’70 e ’80.

I suoi oggetti preferiti: un servizio da tè in porcellana bone china, che un tempo apparteneva alla regina, e una meno regale mitragliatrice placcata in oro tempestata di smeraldi.

Blanco organizzava orge bisessuali nella lussuosa villa di Miami, dove viveva con il pastore tedesco Hitler, costringendo uomini e donne a fare se**o sotto minaccia.

La “madrina”  ha mantenuto il suo potere con efficienza spietata e ingegnosità diabolica.

È stata la prima a mettere i sicari sulla parte posteriore delle moto così che potessero sparare alle vittime e fuggire più facilmente.

Una tecnica copiata dai criminali di tutto il mondo.

È stata anche la prima a rendersi conto che le donne erano corrieri di droga migliori rispetto agli uomini. Avevano meno probabilità di essere fermate dalla polizia.

Blanco aveva creato della biancheria intima multi-tasca che permetteva alle donne di nascondere enormi quantità di cocaina.

Secondo il PM americano Stephen Schlessinger, la “vedova nera” era un mostro sociopatico che dall’oggi al domani aveva fatto uccidere le persone dalla sua gang, Los Pistoleros. Come trofeo prendevano un dito o un orecchio della vittima.

“Uccideva chiunque la contrariasse. Per un debito, perché avevano rovinato una spedizione oppure non le piaceva il modo in cui la guardavano”.

Arrestata in Florida ha trascorso 20 anni in carcere, per poi essere rimpatriata in Colombia nel 2004.

E’ stata uccisa otto anni fa, il 3 settembre 2012, all’età di 69 anni, fuori da una macelleria di Medellin. Due uomini in motocicletta l’hanno freddata con un paio di colpi alla testa. (Fonte Daily Mail)

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