Luca Ward, doppiatore di successo: ma prima della fama con “Il gladiatore” ha lavorato come bibitaro e camionista

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Marzo 2021 - 16:33 OLTRE 6 MESI FA
Luca Ward, doppiatore di successo: ma prima della fama con il gladiatore ha lavorato come bibitaro camionista

Luca Ward, doppiatore di successo: ma prima della fama con il gladiatore ha lavorato come bibitaro e camionista (foto Ansa)

Luca Ward, doppiatore di successo: ma prima della fama con il gladiatore, ha lavorato come bibitaro e camionista. Di questo, e tanto altro, parla lo stesso attore nella suo nuovo libro dal titolo ‘Luca Ward, il talento di essere nessuno’.

Il volume è  appena uscito in libreria (Sperling & Kupfer) ed è ricco  di aneddoti e curiosità che lo stesso attore  anticipa all’Agi.

Luca Ward, il suo primo lavoro? Il facchino a 14 anni

Riportiamo di seguito, le dichiarazioni rilasciate dall’attore all’Agi.

   “Ho cominciato a lavorare a 14 anni, come facchino, per portare soldi in famiglia dopo la morte prematura di mio padre Aleardo, attore come mia madre Maria Teresa Di Carlo, scelta anche da Fellini nel Satyricon. Sandro Bolchi chiedeva a mio padre “me lo presti Luchino per una parte da ragazzino?”.

 Luca Ward: “I miei genitori sono stati attore di talento ma sfortunati”

  “I miei sono stati attori talentuosi ma sfortunati, facevano fatica ad arrivare a fine mese, per questo ho cercato di stare lontano dal mondo dello spettacolo – argomenta – perché il tuo destino è eccessivamente nelle mani degli altri: la bravura di un chirurgo o di un restauratore è un fatto concreto, quella di un attore dipende troppo dal giudizio degli altri.

  Tutti abbiamo un talento nascosto dentro di noi, bisogna solo scoprirlo. Verso i venti anni mi è venuta voglia di una rivalsa verso chi non aveva compreso mio padre, anche se ho dovuto lavorarci parecchio, all’inizio nel doppiaggio ero davvero un nessuno… “.

Luca Ward ed il successo con il Gladiatore Russel Crowe 

“Mi misi a studiare come un pazzo, passavo intere notti sveglio.   La scintilla arrivò, insieme alla consapevolezza, precisa che  non si doppia solo con la voce ma con il cuore, con la testa e con la vita. 

 Russell Crowe nel Gladiatore? Al mio segnale scatenate l’inferno’ la battuta per la quale ancora mi fermano per strada, dovetti rifarla trenta volte, Fiamma Izzo, direttrice del doppiaggio non era mai soddisfatta… 

  Dopo Il Gladiatore sono arrivate le chiamate da attore, non ero più solo, genericamente, quello che fa doppiaggio..”.  

Luca Ward e gli stipendi medi da fame dei doppiatori

  “Si lavora sulla velocità, gli episodi arrivano con il contagocce, e questo non permette lavorare al meglio. Ho dato la voce a  Hugh Grant in ‘The Undoing” la serie cult targata HBO.  Fino alla terza puntata pensavo che fosse una commedia anziché un thriller psicologico, non si può fare un mestiere artigianale rendendolo industriale.

  Un turno di doppiaggio di tre ore, quando va bene, viene pagato 200 euro lordi, ma ci si può fermare anche a 90. Se si pensa a quanto guadagno i doppiatori portano al film è davvero poco. Non è ovviamente un problema solo nostro, i metalmeccanici in Italia prendono uno stipendio da fame”.