ROMA – Maria Grazia Cucinotta, in una intervista a Francesca d’Angelo su Libero Quotidiano, ha parlato delle molestie nel mondo del cinema.
Tutte le notizie di Blitzquotidiano in questa App per Android. Scaricatela
Harvey Weinstein, che nel 1994 distribuì il film “Il Postino“, con Massimo Troisi e proprio la Cucinotta che fu lanciata nel mondo del cinema appunto con questo film, “con me si è comportato in modo impeccabile, non posso esprimermi su quello che non conosco” ha confessato l’attrice 49enne. “Da donna – ha continuato -, che lavora in questo ambiente da quando aveva 18 anni, dico che ci sarà sempre un uomo che ci prova o che fa delle avance. Io ho detto parecchi no. Tuttavia non mi sento forte né un’ eroina, per essermi negata”.
“C’è chi mi dava della retrograda perché, rifiutando le avance, non approfittavo delle scorciatoie. Ma a me non è mai fregato nulla! Non sono mai stata una che voleva arrivare a tutti i costi. E poi, se devo penare a stare con un uomo che manco mi piace, allora sposo un miliardario e faccio la signora! (ride, ndr) C’ è una cosa che mi turba davvero: in Italia esistono stuoli di ragazze obbligate a dire sì. Mi riferisco alle adolescenti che vediamo prostituirsi sui marciapiedi. Vorrei che lo Stato se ne occupasse” ha concluso la Cucinotta.
