Gli avvocati di Morgan attaccano: “Asia chiarisca la questione del passaporto di Anna Lou”

Pubblicato il 28 Dicembre 2010 - 13:17 OLTRE 6 MESI FA

Morgan

Continua il botta e risposta fra Morgan, al secolo Marco Castoldi, e l’ex compagna Asia Argento, che ieri aveva affermato tramite i difensori dell’attrice che la piccola Anna Lou ”viaggia all’estero in forza di un passaporto, rilasciatole nel 2007, previa autorizzazione del padre”. Ma oggi Morgan, attraverso l’avv. Giampaolo Cicconi, osserva che nel 2009 Asia Argento ha inoltrato al Tribunale di Roma un’istanza con cui chiedeva l’autorizzazione a portare la piccola all’estero e la sua iscrizione nel proprio passaporto. Una richiesta alla quale il Tribunale di Roma non ha provveduto ”in quanto riteneva, giustamente, che la materia fosse di competenza dell’Ufficio del Giudice Tutelare”. Dopodiche’, sottolinea il legale dell’artista, ”non ci sono state ulteriori richieste da parte della madre di Anna Lou Castoldi”.

Di conseguenza, ”ci chiediamo legittimamente: se già nel 2007 la sig.ra Argento aveva l’autorizzazione a portare all’estero la bambina, che senso aveva due anni dopo richiederne un’altra?”. Secondo il legale di Morgan, la questione del passaporto ad Anna Lou ”è cosa inquietante che, allo stato, necessita di maggiori approfondimenti. Ove non provvedesse d’ufficio l’adito Presidente della Repubblica, il Castoldi – per fare luce sull’intera vicenda – si vedrà costretto a rivolgersi alla Procura della Repubblica di Roma”. Non solo. Morgan annuncia che inoltrerà, tramite il presidente della Repubblica e/o il Ministero degli Esteri, istanza alla Procura del Tribunale Federale di New York per conoscere la data di rientro in Italia della figlia.

E che ”solleciterà l’Autorità Centrale a compiere tutti i passi necessari per rimuovere, per quanto possibile, ogni ostacolo all’esercizio del suo diritto di visita”’, oltre a consentire il rientro di Anna Lou in Italia ”il prima possibile per riabbracciare l’amato padre e per ricevere da lui i regali di Natale”. Infine l’avvocato Cicconi ricorda l’appello del Papa nell’Angelus del 26 dicembre riguardo i figli, che hanno bisogno ”non tanto di ‘comodità esteriori’, quanto dell”amore di un padre e di una madre’ e del ‘calore di una famiglia’.