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Mostra di Venezia: le ultime ore di Sal Mineo raccontate da James Franco

di Lorenzo Briotti |3 Settembre 2011 20:27

VENEZIA, 03 SET – Il caffe' sorseggiato mentre revisiona, appena sveglio, la sceneggiatura del film che stava per dirigere, le riviste sfogliate (con tanto di veloce omaggio a Pier Paolo Pasolini), la palestra, la spesa, i percorsi in macchina per le strade di Los Angeles, le telefonate agli amici famosi (da Paul Newman a Cher) per invitarli alla sua prima teatrale di 'PS. Ti e' morto il gatto', le prove e la morte a soli 37 anni ad opera di un criminale comune che l'ha accoltellato davanti casa. Sono fra i momenti delle ultime ore di vita, il 12 febbraio 1976, di Sal Mineo, l'attore reso famoso da film come Gioventu' bruciata, a fianco dell'amico James Dean, raccontate in Sal, il nuovo film da regista di James Franco, presentato oggi in Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia. L'attore-regista resta con la macchina da presa, per quasi tutto il film, in primi e primissimi piani, addosso a Val Lauren, scelto per incarnare Mineo.
Traccia cosi' il ritratto di un giovane uomo che viveva in liberta' la sua sessualita' (si era dichiarato bisessuale), legato da un rapporto diventato conflittuale con la famiglia, e che dopo un periodo di crisi stava tornando al successo grazie al teatro e aveva appena stretto un accordo con uno studio hollywoodiano per dirigere il suo primo film. Il suo passato (aveva ottenuto due nomination all'Oscar per Gioventu' bruciata e Exodus), il successo raggiunto da adolescente, l'amicizia con l'idolo Dean (che Franco ha interpretato in un tv movie diretto da Mark Rydell) sono solo accennati. Da Lauren-Sal, che racconta ad un amico di quando a 16 anni Dean lo riaccompagna a casa correndo con l'auto all'impazzata sulle curve delle colline di Hollywood e alla fine, con un brano di un'intervista al vero Mineo che parlava di quando aveva girato con Dean la scena della sua morte in Gioventu' bruciata. ''Da giovane Sal ebbe un successo incredibile, sia come attore, sia come cantante ma dai vent'anni in poi, per motivi in parte indipendenti da lui, perse la stima di cui aveva goduto all'inizio della carriera – spiega in una dichiarazione James Franco, che domani sara' al Lido per la conferenza stampa sul suo film e per il convegno dedicato a Nicholas Ray dalla Mostra -.

Visse cioe' la tragedia comune a tanti artisti, totalmente dedicati al proprio lavoro ma senza sbocchi. Ma fino all'ultimo Sal si batte' per la liberta' d'espressione, sforzandosi di trovare il modo per creare opere innovative e interessanti. I giornali scandalistici riportarono la sua uccisione lasciando intendere, senza alcuna prova, che si fosse trattato di una faccenda di droga, o che l'assassino fosse un amante. Da allora il ricordo di Sal e' stato macchiato da queste congetture in malafede. Questo film e' il ritratto di un artista gentile e sensibile nelle sue ultime ore di vita''.

Franco, classe 1978, e' instancabile: copresentatore (molto criticato) della Notte degli Oscar, reduce dal successo de L'alba del pianeta delle scimmie e ha gia' pronto un altro film da regista, The broken tower, su un altro artista morto prematuramente, il poeta gay Hart Crane, suicidatosi a 32 anni.

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