Pif: “Ho girato il mio film a Palermo senza pagare il pizzo”

Cinema: Pif, ho girato mio film a Palermo senza pagare pizzo
Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif

ROMA  – “La mafia uccide solo d’estate” è una pellicola pizzo-free. Pierfrancesco Diliberto, noto al grande pubblico col nome di Pif e al suo esordio dietro la macchina da presa, ci tiene a precisarlo. “Sono riuscito a girare quattro settimane a Palermo senza pagare il pizzo. Ho detto da subito che non l’avrei pagato perché sarebbe stato assurdo, visto il senso del film. Ci siamo riusciti, e non è una cosa così scontata, grazie all’aiuto fondamentale dell’associazione Addio Pizzo e perché non ho la mentalità dei miei genitori, che erano rassegnati”.

Il neo regista, diventato popolare in tv con le sue indagini satiriche per Le Iene e Il Testimone, lo racconta alla presentazione del film che sarà in gara al Festival di Torino e in sala dal 28 novembre in oltre 200 copie distribuite da 01. “Si può ridere della mafia – spiega Pif – Io vengo dal mondo de Le Iene, dove ho imparato che attiri molta più attenzione arrivando scherzando, poi tirando fuori temi importanti, come cazzotti nello stomaco, per poi tornare a ridere. La cosa fondamentale è che la satira non offenda la tragedia”.

Nel film, ambientato a Palermo tra gli anni ’70 e gli anni ’90 attraverso gli occhi del protagonista Arturo e le sue avventure personali e amorose, si ripercorrono anche le tappe della guerra alla mafia fino alle stragi di Capaci e via D’Amelio.

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