Pompei, 5 curiosità su cinema e vulcani

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Aprile 2019 - 13:23 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Tra cinema e vulcani, Pompei è stata sempre fonte di ispirazione per grandi classici. Soprattutto per quanto concerne il genere Kolossal tanto amato dagli anni ’30 in poi. Ecco 5 curiosità su Pompei relative al mondo del cinema. 

UN ROMANZO PER 7 FILM. “Gli ultimi giorni di Pompei” prima di essere una lunga serie di film (girati in un arco che va dal 1908 al 1953) sono innanzitutto un romanzo storico scritto da Edward Bulwer Lytton. Un drammaturgo inglese noto, più che per il suo nome, per la celebre frase: era una notte buia e tempestosa, l’incipit tormentone di Snoopy alla macchina da scrivere, nelle simpatiche vignette dei Peanuts.

Pompei, 5 curiosità su cinema e vulcani

Pompei, 5 curiosità su cinema e vulcani

DAL QUADRO, AL ROMANZO. L’opera storica Gli ultimi giorni di Pompei gli venne ispirata da un dipinto del russo di San Pietroburgo Karl Brjiullov che Bulwer-Lytton ebbe modo di ammirare a Milano nel 1833.

Pompei, 5 curiosità su cinema e vulcani

Pompei, 5 curiosità su cinema e vulcani

DOPO KING KONG, IL VESUVIO. Il film del 1935 vede impegnate le stesse maestranze esperte di kolossal che avevano realizzato “King Kong”. Al posto della mastodontica scimmia, c’è il mastodontico Vesuvio.

Pompei, 5 curiosità su cinema e vulcani

Pompei, 5 curiosità su cinema e vulcani

DA POMPEI AI WESTERN. Il legame tra il cinema e Pompei diede una grande opportunità a Sergio Leone, il padre degli spaghetti western, per girare un lungometraggio su Gli ultimi giorni di Pompei del 1959, in seguito a un evento sfavorevole: la malattia di Mario Bonnard, il regista che aveva iniziato il film.

Pompei, 5 curiosità su cinema e vulcani

Pompei, 5 curiosità su cinema e vulcani

NASCITA DEL PEPLUM. Il genere cinematografico prende il nome dalla tunica: il “peplo” e raggiunge il suo apice col film “Quo vadis” del 1951, intrecciando fatti storici e mitologici. Il genere è anche chiamato dall’inglese “sword and sandal”, cioè “spada e sandalo” o più volgarmente “sandaloni”. Il termine gergale indica film di serie B caratterizzati da muscolature esagerate, pettinature cotonate, trucchi ed effetti speciali a basso costo e avventure mirabolanti.

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