ROMA – Norma Cossetto, un nome sconosciuto ai più, come pressoché sconosciuta è la triste vicenda delle foibe che ha visto tante vittime tra gli italiani che si trovavano in terra d’Istria negli ultimi anni e dopo la fine della seconda guerra mondiale. È per il 73esimo anno dalla morte di Norma Cossetto, una giovane al tempo in procinto di laurearsi a Padova con una tesi dal titolo Rosso Istria in riferimento al colore della terra di una parte della penisola istriana, che il film Red Land, prodotto su iniziativa del senatore Maurizio Gasparri è stato presentato oggi in conferenza stampa a Palazzo Madama.
Il film, che sarà nelle sale dal 15 novembre, racconta la storia degli italiani gettati nelle foibe, una storia nascosta all’epoca dei fatti, poco conosciuta e diffusa mentre si cercava di dare una definizione ai confini orientali dell’Italia, una storia taciuta nei suoi particolari più cruenti sui manuali in uso nelle scuole.
La storia di Norma Cossetto e degli italiani d’Istria vittime degli eventi legati alla seconda guerra mondiale è qui nel film Red Land per riscattare dall’oblio che pesa sulla storia italiana ed europea la tragedia delle foibe e dell’esodo istriano e farla conoscere alle intere generazioni nate e cresciute ignorandola. Una storia che forse non piaceva, una tragedia vera, che ci dice quanto sia stato alto il prezzo della nostra Nazione.