Ritorno al futuro day: cosa cambia tra film e realtà?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Ottobre 2015 - 04:30 OLTRE 6 MESI FA
Ritorno al futuro day: cosa cambia tra film e realtà?

Ritorno al futuro day: cosa cambia tra film e realtà?

ROMA – Un viaggio nel tempo che ha fatto la storia del cinema. Il 21 ottobre 2015 è il “Ritorno al futuro day“, il giorno in cui Doc Brown e Marty McFly, interpretati da Christopher Lloyd e un giovanissimo Michael j Fox, arrivarono nel futuro a bordo della DeLorean. 

Un futuro dove le auto volano, i robot sono i nuovi camerieri e gli skateboard fluttuano nell’ariaQualcuna di queste previsioni si è avverata, altre no, ma resta straordinario il futuro immagino da Robert Zemeckis, regista e autore di Ritorno al Futuro, insieme allo sceneggiatore Bob Gale.

 Le avventure del 17enne Marty e del geniale quanto folle Doc iniziano il 25 ottobre 2015 davanti all’orologio di Hill Valley, che si fermò perché colpito da un fulmine nel 1955. Un intreccio di viaggi tra passato e futuro dove i personaggi rischiano di sparire, alterando non solo le loro storie personali ma anche la storia universale, sfidando sempre il paradosso temporale e stando ben attenti a non interferire in modo da cambiare il mondo come lo conoscono e il corso della storia.

Vittorio Sabadin su La Stampa scrive che nel film c’è qualcosa di profetico. Zemeckis immagina un futuro in cui nei cinema sia trasmesso “Lo squalo 19“, le auto volino e le case siano infestate dai fax, ma dove non esiste internet. Questi alcuni “errori”, se così possono essere chiamati, di Zemeckis che invece anticipa l’arrivo delle videochiamate, basta pensare a Skype, e dei binocoli che forniscono le informazioni su cosa si sta guardando, proprio come i Google Glass per la realtà aumentata:

“Doc usa una specie di binocolo, in grado di fornire informazioni sulle persone che inquadra, che è molto simile ai dispositivi di realtà aumentata che ci consentono oggi di avere informazioni aggiuntive, come i Google Glass o i Microsoft Holo Lens. Anche la realtà virtuale è anticipata dal film: Marlene, la figlia di Marty, si mette uno schermo intorno alla testa per rispondere a una telefonata. A Hill Valley si raccolgono fondi per salvare la torre dell’orologio e i donatori versano il loro contributo con l’impronta di un dito, come si potrà fare con l’iPhone6 e già si fa con Apple Pay.

Quando Jennifer viene riportata a casa dalla polizia, la casa la saluta e accende la luce. Anche la domotica è realtà, mentre purtroppo non è stato ancora inventato il dispositivo che Doc usa per fare addormentare di botto Jennifer, un oggetto che ogni genitore vorrebbe avere.

Marty usa il mitico «volopattino», anche questo già diventato realtà con l’Hendo Hoverboard, in vendita a 10.000 dollari, e beve una Pepsi Perfect che si materializza sul tavolino senza nessun barista. Ironia della sorte, è la rivale Coca-Cola che sta sperimentando una macchina distributrice analoga.

Anche le televisione multicanale, le scarpe che si allacciano da sole e le videoconferenze sono diventate realtà, mentre – ed è considerato l’errore più grave – non c’è alcun accenno a Internet, e le stanze sono ancora piene di macchine fax che utilizzano la vecchia carta, anche se di un tipo che non si impolvera”.