ROMA, 2 NOV – ''Cos'e' questo film? E' soprattutto il mio sguardo da bambino negli anni '70. Anni in cui non c'era una grande ricchezza, ma sicuramente una grande allegria. Meno status simbol e differenze di classe. Comunque 'La kryptonite nella borsa' non e' un film nostalgico e neppure un film pop''.
Cosi' Ivan Cotroneo parla oggi, in un incontro ristretto con la stampa, del suo film in concorso al Festival di Roma che ieri ha suscitato tante risate ed e' stato molto applaudito. Esordio alla regia dello sceneggiatore, il film racconta di una famiglia napoletana degli anni '70 alle prese con rivoluzioni nel campo del sesso, musica e politica.
Tratto dal libro omonimo di Cotroneo, il film ha nel cast Valeria Golino e Luca Zingaretti, genitori di Peppino, il bambino io-narrante, Cristiana Capotondi e Libero Di Rienzo, suoi zii molto alternativi, e la presenza tra il vero e il fantastico del cugino di Peppino, Gennaro, superman con poteri ridotti e che teme solo la kryptonite.