VARSAVIA – “Un’isteria collettiva” e “un’ipocrisia”. Così Roman Polanski ha etichettato il movimento #MeToo in un’intervista rilasciata a Newsweek Polska, pochi giorni prima che venisse espulso dall’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences. L’84enne regista, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui, Ladyblitz – Apps on Google Play] chiamato a rispondere di una nuova accusa di stupro, è stato cacciato dall’Academy la scorsa settimana, insieme a Bill Cosby, sulla cui testa pende una condanna per aggressione sessuale.
Polanski per la giustizia Usa è latitante dal 1978, quando si era dichiarato colpevole di aver violentato una ragazza di 13 anni dopo averla drogata. Nella nuova intervista, Polanski ha paragonato #MeToo ai massacri dei cristiani protestanti nel XVI secolo, in Francia, la notte di San Bartolomeo.
“Tutti cercano di sostenere questo movimento, principalmente per paura. Penso che sia una totale ipocrisia”. Il commento di Polanski ha suscitato indignazione sui social media, in particolare sul micro-blogging Twitter, scrive il Daily Mail.
L’utente ShomahKhoobi ha scritto: “Chiedere a Roman Polanski di #metoo è come chiedere a un piromane cosa ne pensa dei pompieri”.
Il comico americano Sean Kent ha postato:”Roman Polanski ha drogato e violentato analmente una ragazza di 13 anni. Quindi qualsiasi cosa abbia detto su #MeToo, non ha davvero importanza”.
La cantautrice e attivista Holly Figueroa O’Reilly ha scritto: “Lo stupratore di minori Roman Polanski definisce il movimento #MeToo “un’ isteria collettiva” e “una totale ipocrisia”. Se contrastare la cattiva condotta sessuale e lo stupro, è “isteria e ipocrisia”, sono orgogliosa di essere un’ipocrita isterica”.
Polanski, che ha la doppia cittadinanza polacca e francese e attualmente vive in Francia, è ricercato negli Stati Uniti per lo stupro della tredicenne Samantha Geimer nel 1977. La Geimer ha testimoniato che Polanski ha eseguito vari atti sessuali, compresa la penetrazione vaginale e anale, dopo averle dato un mix di champagne e quaaludes, farmaco con azione sedativa-ipnotica.
Polanski si era dichiarato colpevole di sesso con una minore, ma successivamente era fuggito dagli Stati Uniti e per anni ha cercato di negoziare un accordo con la giustizia.
La Geimer, che in passato ha detto di aver perdonato Polanski, ha bocciato la decisione dell’Academy di espellerlo, l’ha definita “una crudele e cattiva azione utile solo a salvare le apparenze”.
Polanski, ha bollato la decisione come “il culmine dell’ipocrisia”, ed è pronto a fare ricorso, come annunciato dal suo avvocato Harland Braun a Vanity Fair e aggiunto:”vogliamo un adeguato processo, non è chiedere troppo all’Academy, giusto?”.