S/He: i trans di Marrazzo in un corto di Asia Argento

«Le porte dei mini appartamenti erano aperte, giravamo nelle varie case. Chi era agli arresti, chi aveva un fantastico poster di Raquel Welch, chi si truccava, chi provava abiti, una era vestita da poliziotto. All’imbrunire, con lo stereo dell’auto, hanno ballato per strada e hanno stappato la bottiglia, una festa. Hanno pure raccontato dei loro clienti: politici, attori. Ma mi parevano frottole per farsi belle ai miei occhi».

A parlare è Asia Argento che un anno e mezzo prima che scoppiasse lo scandalo Marrazzo e il suo vizietto di passare le notti con i trans, aveva girato un corto di 42 secondi per il progetto “One Dream Rush” e lo aveva persino portato a Cannes, in Cina e poi anche a Roma.

“S/He” è stato girato nel 2008 e a fare da protagoniste ci sono le bellone e statuarie del sexgate che ha coinvolto l’ex governatore, il video le mostra mentre si truccano, sorridono, si preparano e sorridono in via Due Ponti, a Roma, la Transland in cui è morta Brenda, in cui China ha parlato con i giornalisti, in cui Barbara ha lanciato per prima l’accusa di omicidio per il decesso del viado brasiliano.

La figlia del regista horror e suo marito, il produttore Michele Civetta hanno girato proprio in quelle case che a partire dall’ottobre 2009 avrebbero occupato le prime pagine dei giornali.

«Quando sono andata ad abitare sulla Cassia ho scoperto che era una vera zona felliniana. Gente vestita coloratissima al supermercato, ero affascinata da questa specie di uccelli del paradiso. Via Gradoli, largo Sperlonga, via Due Ponti: per mesi ho cercato di entrare in confidenza superando la soglia dell’altro mondo, un pezzo di Roma che sembra la casbah o Bangkok», ha raccontato Asia Argento.

Gestione cookie