Silvio Bandinelli, regista porno di sinistra: “Compagni bacchettoni, colpa dei cattocomunisti”

Pubblicato il 30 Giugno 2011 - 10:14| Aggiornato il 15 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – I compagni sono dei “bacchettoni” parola di Silvio Bandinelli, regista hard “di sinistra” intervistato su Libero da Francesco Specchia. Il regista è stato interpellato per commentare la vicenda della segretaria della sezione Pd di San Miniato (Pisa), allontanatasi dal partito dopo che era stata scoperta la sua partecipazione a un film porno.

Bandinelli indica quelli che secondo lui sono i colpevoli di questa situazione: “A noi ci hanno rovinato i cattocomunisti. Sa, come dicevamo a Firenze al partito comunista e all’università sui compagni repressi sessualmente e senza ironia? La destra va a puttane, la sinistra va a Cuba”.

Bandinelli, definito dall’autore dell’intervista “regista autorevole dell’hard politico italiano”, ricorda gli episodi di censura vissuti in gioventù: “Ricordo quando da ragazzo l’Arci ci bloccava i finanziamenti in teatro perché non rappresentavamo piéce organiche. Poi ce la menano con questa storia del ‘Corpo delle donne'”. “La sinistra – sentenzia il regista – è poco incline all’ironia, la destra almeno è più schietta”.

Bandinelli ha poi detto che per ispirare storie hard “le politiche di destra sono le migliori. A sinistra chi c’è? Bersani è triste. Di Pietro vive un’idea antica del maschio che strabuzza davanti alla soubrette. Vendola con quella zeppola secondo me ha un piercing sulla lingua.: è un gran personaggio ma per un pubblico gay, molto di nicchia. La migliore, guardi, rimane Rosy Bindi”, che Bandinelli immagina “col frustino che cita De Gasperi”.