Titanic, James Cameron: “Ecco perché Leonardo DiCaprio doveva morire”

ROMA – Questa sera, martedì 8 gennaio, va in onda su Canale 5 la seconda parte del film Titanic. Sono passati ormai vent’anni da quando il kolossal sul transatlantico più famoso e sfortunato al mondo uscì al cinema. Ma ancora adesso il regista, James Cameron, si sente domandare se Jack Dawson, il protagonista maschile interpretato da Leonardo DiCaprio, dovesse per forza morire. E in una recente intervista ha risposto. 

Nel film dopo l’impatto con l’iceberg e il naufragio Jack e Rose (DiCaprio e Kate Winslet) trovano in mare una porta e la usano come zattera per cercare di non morire congelati. Il legno, però, non riesce a reggere il peso di entrambi, così Jack rinuncia per salvare Rose. Ma molti hanno sottolineato che, in base alle leggi fisiche, quella porta avrebbe potuto reggere il peso di entrambi. 

A questa osservazione Cameron ha risposto: “Certo, si è trattato di una scelta artistica: la porta era abbastanza grande da ospitare Kate Winslet, non da reggere il peso di entrambi. Ad ogni modo il solo fatto che se ne continui a parlare dimostra quanto efficace sia stato Titanic nel rendere Jack accattivante al punto da portare il pubblico a soffrire per la sua morte. Se fosse vissuto, il film sarebbe stato privo di significato. Credo che Titanic parli di morte, di separazione. Jack doveva morire. Fosse stato per il freddo o per la caduta di una ciminiera, poco importa. Sarebbe andato giù. Si chiama arte: le cose accadono per motivi artistici, non per regole fisiche”.
 

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