Torre Eiffel, un omaggio di Gustave alla donna che amava: la storia della torre degli innamorati

La Torre Eiffel di Parigi, ancora oggi è meta degli innamorati in cerca di romanticismo, di baci e abbracci appassionati. Il nuovo film “Eiffel”, per ora in uscita in Francia, racconta una storia romantica, secondo cui la “Tour” sarebbe stata realizzata da Gustave Eiffel come omaggio alla donna che amava. E’ la fantastica avventura dell’ingegnere Eiffel (interpretato da Romain Duris) e del suo viaggio per costruire quello che sarebbe diventato uno dei monumenti più famosi al mondo.

La storia della Torre Eiffel

Nel film, così com’è stato nella vita reale, inizialmente Eiffel era riluttante a costruire la torre di ferro di 324 m, originariamente intesa come struttura temporanea per l’ingresso all’Esposizione Universale del 1889. Eppure, con una decisione che sconcerta gli storici, alla fine aveva  acconsentito. La spiegazione del film per questa decisione è in una donna di nome Adrienne Bourgès (Emma Mackey), che Eiffel aveva amato da giovane e a cui era stato negato il permesso di sposarla. 

Ma in “Eiffel” Adrienne entra nuovamente nella vita dell’ormai affermato e coniugato Eiffel che sconvolto ed emozionato dall’incontro progetterà il suo capolavoro a forma di “A”, in omaggio alla donna. Costato 24 milioni di euro, diretto da Martin Bourboulon, dopo le riprese interrotte per il lockdown e concluse questa estate, il film è stato accolto con grande entusiasmo dalla critica e si prevede che in seguito all’allentamento delle restrizioni, risolleverà le sorti l’industria cinematografica francese. La produttrice di Eiffel, Vanessa van Zuylen, ha definito il kolossal come il “Titanic francese”.

Gustave Eiffel nella realtà aveva davvero incontrato Bourgès

La coppia era stata presentata a Bordeaux, quando lei aveva 17 anni e lui 27 e all’inizio della sua carriera. Era arrivato nella città per costruire un ponte di ferro sul fiume Garonna. Era sbocciato l’amore e la coppia sperava di sposarsi, ma la proposta di matrimonio era stata respinta dal padre di Bourgès, che non pensava fosse il marito giusto per la figlia.

Umiliato, Eiffel si sposò con una “brava ragazza”, l’amica di famiglia Marguerite Gaudelet, della sua città natale Digione. La coppia ebbe cinque figli. Nel 1877, Marguerite morì a soli 32 anni. Eiffel, che aveva 42 anni, quando rimase vedovo era ricco, un uomo di successo. Non si è mai risposato. È a questo punto del film che avviene l’incontro romanzato con Bourgès.

Eiffel incontra Adrienne, ormai sposata con uno dei suoi amici, e c’è un ritorno di fiamma

Alcuni esperti hanno criticato l’accuratezza storica del film in generale. Christine Kerdellant, autrice di una biografia dell’ingegnere, “La Vraie Vie de Gustave Eiffel” (La vera vita di Gustave Eiffel), ha dichiarato al Times che la teoria è semplicemente “infondata”. Secondo Kerdellant, la Tour sarebbe stata progettata dagli assistenti di Eiffel. La forma ad “A” avrebbe ricordato Adrienne e l’amata cugina Alice. 

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