Cinema: Cecchi Gori vince la caysa con Nunnari, incasserà 14 milioni di dollari

Vittorio Cecchi Gori (foto LaPresse)

LOS ANGELES – Vittorio Cecchi Gori ha vinto la causa che, a Los Angeles, lo vedeva opposto a Gianni Nunnari, ex collaboratore del produttore italiano. Nunnari dovrà pagare a Cecchi Gori 14 milioni di dollari più  interessi e spese legali. Il giudice ha infatti confermato le accuse di Cecchi Gori, secondo il quale Nunnari aveva distratto le risorse della casa di produzione italiana per perseguire una propria carriera indipendente nel campo della produzione cinematografica.

Nunnari, al quale si deve la produzione del film “300”, gestisce una sua casa di produzione a Los Angeles, la Hollywood Gang Prods, ma in passato è stato anche presidente della Cecchi Gori ed in questa doppia veste avrebbe distratto risorse, economiche e di personale, alla casa di produzione italiana in favore della Hollywood Gang.

Il caso risale al 2008, quando, inizialmente, fu Nunnari a fare causa a Gori, che rispose con una controdenuncia a cui ora il giudice Amy Hogue ha dato ragione. In un dettagliato rapporto di 50 pagine il giudice ha ritenuto Nunnari colpevole di aver tradito la fiducia di Cecchi Gori e di aver dunque frodato la compagnia per la quale stava lavorando.

Secondo il giudice Hogue il comportamento di Nunnari avrebbe sottratto alla compagnia italiana introiti per 8,6 milioni di dollari per i mancati proventi dal film “300”, altri 3 milioni sarebbero stati causati dalle perdite nella produzione del film Silence che avrebbe dovuto essere diretto da Martin Scorsese, mentre un altro milione sarebbe andato perso per il film Everybody’s fine, remake con Robert De Niro del film italiano ‘Stanno tutti bene’ che vedeva protagonista Marcello Mastroianni.

In tutto, compresi gli interessi e le spese legali, Nunnari dovrà sborsare 18 milioni di dollari. La Cecchi Gori, che ha realizzato film famosi anche negli Stati Uniti come il premio Oscar La vita è bella e Il postino, ha diffuso un comunicato stampa attraverso il presidente pro tempore Niels Juul: ”Sono felice che dopo due anni di liti la faccenda sia finalmente chiusa e si possa tornare a lavorare e produrre film”.

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