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Woody Allen accusato di molestie, Colin Firth lo scarica: “Non lavorerò con lui”

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Woody Allen accusato di molestie, Colin Firth lo scarica: “Non lavorerò con lui”

NEW YORK – “Non lavorerò più con Woody Allen”. A dichiararlo è Colin Firth, che dopo le accuse di molestie della figlia adottiva Dylan Allen ha deciso di scaricare il regista di Manhattan. Un annuncio che fa pensare che “A Rainy Day in New York” potrebbe essere l’ultimo film del regista, dopo i diversi attori che hanno annunciato di non voler più lavorare con lui.

Per Firth la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata proprio l’intervista di Dylan: il 18 gennaio per la prima volta la giovane donna è andata in televisione a denunciare le presunte molestie subite da bambina. Allen, che aveva negato le accuse 25 anni fa, è tornato a smentire anche ieri, come riportato dall’Ansa.

L’esodo delle star ha indotto giornali come i britannici Telegraph e Guardian e negli Usa l’Atlantic e People a chiedersi se la carriera di Woody Allen sia finita. Firth si è accodato ad altri colleghi, tra cui Rebecca Hall, Timothee Chalamet, Mira Sorvino, Rachel Brosnahan, Natalie Portman e Greta Gerwig che si sono dissociati dal regista. La Hall e Chalamet si sono impegnati a donare i compensi di “A Rainy Day in New York” a organizzazioni come “Time’s Up” nate sulla scia delle accuse di molestie e stupri contro l’ex produttore Harvey Weinstein.

A Hollywood avere attori famosi nel cast dei propri film è la garanzia di riuscire a finanziare i propri progetti e tuttavia, secondo l’Atlantic, potrebbe essere difficile d’ora in poi per Woody assicurarsi negli Stati Uniti e in Europa i fondi necessari a mantenere il prolifico ritmo di un film all’anno. Il Guardian ipotizza che proprio “A Rainy Day in New York” potrebbe essere per Allen il canto del cigno, “se mai troverà un distributore”.

Le accuse “minano la sua legacy”, scrive il quotidiano londinese secondo cui, a fronte dei fan più sfegatati che non gli faranno mai mancare l’appoggio, molti vip di Hollywood si sono convinti che il regista non è più  intoccabile: prendere le sue parti, come fece l’ex compagna Diane Keaton nel 2014 quando ad Allen fu conferito il Golden Globe alla carriera, potrebbe essere poco opportuno nel nuovo clima creato dopo le accuse di decine di donne a Weinstein e ad altri divi.

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