“It”, video recensione del nuovo film sul clown Pennywise

di Giuseppe Avico
Pubblicato il 21 Ottobre 2017 - 12:05 OLTRE 6 MESI FA
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“It”, video recensione del nuovo film sul clown Pennywise

Salve a tutti amici di BlitzTV. Oggi parliamo di uno dei film più attesi di questo 2017, ovvero It, diretto da Andrés Muschietti. A distanza di 27 anni dalla prima trasposizione del celebre romanzo di Stephen King, il clown più terrificante di sempre torna ad assaporare lo schermo, stavolta quello dei cinema. Cos’è cambiato dall’ultima volta? Praticamente tutto, nuove generazioni, vecchie conoscenze.

La trama è quella di sempre. Siamo nell’anno 1988 nella piccola cittadina americana di Derry. I ragazzetti del posto vivono normalmente la propria vita, tra la scuola, corse in bici e rimpiattini con i bulli. La loro vita, e in particolare quella del giovane Bill, viene scossa dalla scomparsa piuttosto stravagante del piccolo Georgie. Da quel momento i ragazzi inizieranno a fare, loro malgrado, la conoscenza di Pennywise, il clown ballerino, contro il quale dovranno unirsi per sopravvivere.

It, di Andrés Muschietti, ha il duro compito di giocare con l’infanzia di molti. Molti infatti sono cresciuti con il mito di Pennywise, prima con il libro di Stephen King, poi con la mini serie tv interpretata da Tim Curry. Dopodiché si arriva al 2017, e tante cose sono cambiate: una su tutte i giovani. Questa trasposizione cinematografica, infatti, si rivolge innanzitutto al pubblico più adolescenziale, portando a casa un risultato buono ma imperfetto. C’è subito da dire che il film si presenta bene dal punto di vista grafico, mostrando un Pennywise, quello interpretato magnificamente dal giovane Bill Skarsgard, rigenerato, dimagrito e per certi versi ancora più terrificante. E qui arriviamo ad una prima netta differenza con quello di Tim Curry. Se quest’ultimo viveva di un’ironia spiazzante e inquietante, quello del 2017, invece, si mostra quasi totalmente sprovvisto di quell’ironia caratteristica, presentandosi più cattivo, serioso e spietato; questo non è necessariamente un problema, dipende dal gusto personale, certo è che la sfaccettatura caratteriale perde così un lato importante.

Il film ha inoltre il dovere di riportare sullo schermo quell’atmosfera tipica del romanzo: ci è riuscito? Si, in parte. It, rappresenta la paura, rappresenta le paure più nascoste e bambinesche di ognuno, quelle che rimangono sempre irremovibili dentro di noi. Pennywise è la rappresentazione di tutto questo, e questo film ne riposta quasi fedelmente i tratti caratteristici. I ragazzi, come in un tipico romanzo di formazione, dovranno unire le loro forze per combattere le proprie paure. Questo emerge bene dal film, anche se lascia in parte l’empatia verso di loro marcata da un senso di estraneità, al contrario della mini serie tv, nella quale veniva più semplice l’immedesimazione nelle paure dei singoli ragazzi.

It di Andrés Muschietti rimane un buon film, una buona trasposizione. La regia è accademica, senza particolari sussulti, l’interpretazione dei ragazzi e di Pennywise è ottima, la sceneggiatura molto meno, scandita dagli ormai classicheggianti stilemi dell’horror odierno: spaventi, riposi, spaventi, riposi. Attese in parte tradite, in parte ricompensate; la sensazione del buon film c’è, nulla di più. Voto: 7. CLICCA QUI PER ALTRE VIDEO RECENSIONI.