Video Recensione: Metti la nonna in freezer. La commedia italiana “moderna” più grigia che nera

Giuseppe Avico
Pubblicato il 20 Marzo 2018 - 10:30| Aggiornato il 30 Marzo 2018 OLTRE 6 MESI FA
RECENSIONE: Metti la nonna in freezer. La commedia italiana "moderna" , più grigia che nera

Video Recensione: Metti la nonna in freezer. La commedia italiana “moderna” più grigia che nera

ROMA – In Italia, si sa, siamo pieni zeppi di commedie. Che siano ad equivoci o romantiche, spesso il risultato non cambia: idee col contagocce, tanta volgarità e poca voglia di cambiare registro. Metti la nonna in freezer, film di cui parleremo oggi, cerca di tirarsi fuori dagli standard appena citati, sforzandosi di apparire come un prodotto fresco, vivace e in sostanza “moderno”. La pellicola è diretta da Giuseppe Stasi e Giancarlo Fontana, scritta da Fabio Bonifacci e interpretata da Fabio De Luigi, Miriam Leone e Barbara Bouchet. CLICCA QUI PER ALTRE VIDEO RECENSIONI.

Simone Recchia è un finanziere goffo e onesto che si innamora di Claudia, una giovane restauratrice. La ragazza, accompagnata dalle sue collaboratrici, ha problemi economici dovuti al mancato pagamento per i suoi servizi dalla pubblica amministrazione. Per Claudia l’unico sostegno economico è rappresentato dalla pensione della nonna Brigit. Quando quest’ultima muore, la ragazza e le sue collaboratrici, optano per un piano tanto sconsiderato quanto macabro: congelare la nonnina per continuare a riscuotere la pensione. Un piano destinato a fare acqua (fredda) da tutte le parti.

Metti la nonna in freezer è un film godibile, ma non per questo riuscito. L’idea di base, intuibile anche solo leggendo la trama, è quella di proporre una commedia nera e tutte le sue più piccole sfumature. Ciò che rimane, però, è solo l’idea, privata di uno sviluppo che ne avrebbe sorretto le più fiduciose intenzioni. La satira, tra gli elementi più caratteristici di questo sottogenere, in questo film appare solo sfiorata o volutamente evitata, spogliata della cattiveria che la rende, nei casi più riusciti, efficacemente veritiera e politicamente scorretta. Qui resta lontana, velata e neanche troppo di sottofondo. La regia è vivace e cerca di evitare le più facili convenzioni di genere, privilegiando con strategia il lato grottesco delle situazioni. Così come il montaggio, volutamente dinamico e virtuosistico, anche la regia, seppur buona, vive di momenti, alternando trovate tecniche convincenti, specialmente nella prima parte, alle più tradizionali sequenze che ormai vediamo proiettate in continuazione. Questa altalena di tecnica e per certi versi anche di sceneggiatura, mette in evidenza una compostezza registica e narrativa di base, laddove un pizzico di audacia in più avrebbe potuto rendere il prodotto molto più interessante e avvincente.

Gli attori se la cavano, in particolar modo Miriam Leone, che si dimostra tagliata per un ruolo di questo tipo. Di tutt’altro livello è invece Fabio De Luigi, molto più a suo agio sul piccolo schermo che al cinema, mostrandosi nelle sequenze lo specchio identico di quella precedente e ancora di quella successiva. Buoni gli attori secondari, abili nel sorreggere da comprimari una narrazione che spesso li vede in primo piano. CLICCA QUI PER LA RECENSIONE DEL FILM THE LODGERS.

Metti la nonna in freezer è un film che inizia benissimo sin dai titoli di testa ma che cala vertiginosamente in originalità, coraggio e brillantezza, finendo poi farsi apprezzare come un film “carino”. Ciò che è mancato a questa pellicola è quella vena provocatoria e graffiante che rende originali i film più di successo della commedia nera, che siano americani o europei. Ciò che è mancato è la voglia di spingersi oltre i confini (non)stabiliti della commedia italiana, finendo invece, in diverse sequenze, per rappresentarne tutte le peculiarità più classiche e stantie. Voto: 5/6.