YOUTUBE Assassinio sull’Orient Express: video recensione del film di Kenneth Branagh

di Giuseppe Avico
Pubblicato il 6 Dicembre 2017 - 10:11 OLTRE 6 MESI FA
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YOUTUBE Assassinio sull’Orient Express: video recensione del film di Kenneth Branagh

ROMA – Salve a tutti amici di BlitzTv. Oggi parliamo del nuovo film di Kenneth Branagh, ovvero Assassinio sull’Orient Express, tratto dall’omonimo romanzo di Agatha Christie del 1934. A sostenere il personaggio di Hercule Poirot, interpretato dallo stesso Branagh, troviamo un cast corale composto da Penelope Cruz, Johnny Depp, Willem Dafoe, Judi Dench, Derek Jacobi e Michelle Pfeiffer, per citarne solo alcuni.

Siamo negli anni Trenta, lo sfondo storico ideale nel quale il noto investigatore Hercule Poirot è impegnato nello smascherare le oscure trame criminali e i loro autori. Atteso a Londra, l’investigatore prende parte ad un viaggio sull’Orient Express, un lussuosissimo treno che durante il tragitto viene colpito da una valanga. I problemi per Poirot e per i passeggeri, però, non sono finiti. Infatti, in una delle cabine, è stato commesso un brutale omicidio. Costretti a rimanere sul treno per diverse ore, i viaggiatori saranno coinvolti nelle indagini del noto investigatore, l’unico in grado di smascherare l’assassino.

Assassinio sull’Orient Express è un film riuscito, che riesce a mantenere un buon livello di suspense, indispensabile per un’opera del genere, e che mantiene in parte alta la fedeltà nei confronti del romanzo. Fa tutto questo non senza qualche difetto, mostrando anche alcuni limiti soprattutto generazionali. Il romanzo risale al 1934, il primo film al 1974, diretto da Sidney Lumet, e ora, nel 2017 a condurre le danze troviamo Kenneth Branagh, non nuovo a imprese di questo tipo, basti ricordare Frankenstein di Mary Shelley, Molto rumore per nulla, o Amleto. Il cavillo più ostico per una trasposizione, per la maggior parte mentale e capzioso, è quello di mantenersi per forza di cose fedeli all’opera originale: dall’ambientazione ai dialoghi, dal particolare più piccolo a quello più rilevante. Assassinio sull’Orient Express in parte si mantiene fedele ma, trovandosi di fronte ad un mercato cinematografico differente, modernizzato, per certi versi monotono e uniformemente dedito all’estetica, preferisce appoggiarsi ai meccanismi appena citati, non trovando la volontà di volerne uscire fuori, insomma presentandosi come un film vecchio stile in salsa moderna, laddove lo stile lascia il posto al moderno.

La regia di Branagh è coinvolgente ma per certi versi fin troppo virtuosistica. Alcune sequenze, infatti, si presentano fin troppo elaborate, tanto artificiose che finiscono infine per spegnere l’attenzione, facendo eclissare la tensione, riducendo il tutto a un complesso esercizio di tecnica. Le interpretazioni dei vari attori, nomi pesanti, sono ottime e incisive, in particolare quella di Branagh, che si lascia andare spesso ad uno spettacolo in solitaria tanto ottimo ai fini del teatro, tanto poco pratico ai fini della narrazione filmica.

Assassinio sull’Orient Express è un film con dei difetti più o meno gravosi ai fini del prodotto. La tecnica complessiva è di livello, fotografia, montaggio e musica lavorano a braccetto piuttosto bene, la fluidità lo rende digeribile un po’ per tutti, questo per una scelta di base commerciale che non fa della pellicola uno spettacolo genuino e originale che ad ogni modo nessuno si aspettava di trovare. Una buona trasposizione, senza infamia e senza lodi, ordinaria amministrazione, dove ordinaria è la parola chiave. Voto: 6.