BELGIO, BRUXELLES . “Respingiamo categoricamente le affermazioni totalmente infondate secondo cui la Nato e le sue politiche costituiscano una minaccia alla sicurezza” della Russia. Lo ha dichiarato la portavoce dell’Alleanza, Oana Lungescu, alla luce della nuova dottrina di sicurezza di Mosca, firmata da Putin la settimana scorsa.
La Nato, ha premesso Lungescu, sta ancora studiando il documento, in cui l’Alleanza è accusata di violare la legge internazionale per l’allargamento a est, evidenziato a dicembre con l’apertura delle porte al Montenegro.
“Studieremo attentamente questa nuova strategia” della Russia, ha dichiarato Lungescu, prima di smentire “categoricamente” che la Nato sia una minaccia, ribadendo quanto affermato dal segretario generale, Jens Stoltenberg, annunciando – in occasione della ministeriale esteri del 2 dicembre – che l’Alleanza avrebbe accolto la richiesta di adesione del Montenegro.
Il Cremlino reagì immediatamente minacciando ritorsioni. “L’allargamento della Nato – ha sottolineato oggi Lungescu – non è diretto contro nessuno. Ogni Paese sovrano ha il diritto di scegliere da solo quando e se aderire ad un trattato o ad un’alleanza”.
“Questo – ha detto la portavoce – è un principio fondamentale della sicurezza europea, sottoscritto anche dalla Russia e che la Russia dovrebbe rispettare. La politica delle ‘Porte Aperte’ della Nato è stato un successo storico. Assieme all’allargamento della Ue, ha diffuso stabilità e prosperità in Europa sin dalla caduta del muro di Berlino”.