Bombardamenti a Kiev, per la prima volta da giugno. Sono almeno dieci le esplosioni che questa mattina hanno colpito il centro della capitale ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Quella che ha tutta l’aria di essere una rappresaglia di Putin dopo l’esplosione che sabato 8 ottobre ha fatto saltare il ponte che collega la Russia alla Crimea, è cominciata intorno alle 8:15 ora locale (le 7:15 in Italia). Su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino, parla di almeno 5 morti sottolineando che si tratta di “civili che stavano guidando o camminando nel centro della città”.
Le sirene di allarme antiaereo sono risuonate alcune decine di minuti prima delle detonazioni. Video postati sui social mostrano grandi colonne di fumo nero in diverse zone della città in un momento in cui le strade erano trafficate con molte persone che stavano andando al lavoro.
Le strade centrali di Kiev sono chiuse al traffico. Anche un parco giochi per bambini è stato colpito, le foto pubblicate sul web mostrano un cratere vicino alle altalene. I missili hanno colpito i distretti di Shevchenkiv e Solomyan. Secondo i media ucraini uno dei missili è finito vicino all’ufficio del presidente Zelensky.
L’ultimo attacco russo contro la capitale ucraina risale al 26 giugno scorso.
Rappresaglia su Kiev
I bombardamenti sono continuati per diverse ore. Il governatore della regione di Kiev Oleksiy Kuleba ha aggiornato la situazione dopo le 4 esplosioni nel centro di Kiev con un messaggio sui social: “L’attacco aereo continua, chiedo a tutti di mantenere la calma e di restare nei rifugi. La difesa aerea opera nella regione. L’allerta aerea è ancora in corso. Teniamo duro”.
“Le macchine stanno bruciando e le finestre delle case sono state frantumate. Ci sono morti”, ha scritto in un tweet il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko, aggiungendo che un missile è caduto “proprio nel centro della città”. Sempre secondo il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Anton Gerashchenko, un razzo russo è esploso a Kiev vicino al monumento a Grushevsky. Su Telegram ha postato le foto dell’attacco.
Tutte le stazioni sotterranee della metropolitana di Kiev sono state adibite a rifugi e la circolazione dei treni sulla linea rossa è stata sospesa: lo ha riferito la compagnia della metropolitana di Kiev.
Ucraina, bombardamenti anche su altre città
Esplosioni sono state registrate anche in altre città dell’Ucraina: a Zhytomyr (ovest), Khmelnitsky (ovest), Dnipro (Est), Ternopil (ovest), a Leopoli (ovest) e Kharkiv oltre che nella Capitale come riporta il Guardian. Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, ha scritto sui social che sono state sentite diverse esplosioni invitando i cittadini a scendere nei rifugi. Vitaliy Kim, governatore di Mykolaiv (Sud), ha dichiarato che la sua regione sta vivendo una seconda ondata di lanci di razzi.
A Zaporizhzhia, nella notte tra domenica e lunedì alcuni missili hanno raggiunto il centro cittadino distruggendo alcuni edifici civili. Nella giornata di domenica altri attacchi avevano causato grandi danni alla città e la morte di almeno 14 persone, con decine di feriti gravi, compresi 11 bambini secondo il governo ucraino.
Almeno 12 morti in tutta l’Ucraina, 70 i feriti
Almeno 12 civili ucraini sono stati uccisi e circa 70 sono rimasti feriti nel corso degli attacchi con missili e droni che hanno colpito 14 regioni dell’Ucraina. E’ il primo bilancio fornito dalla portavoce della Polizia Nazionale Maryana Reva, come riporta l’Ukrainska Pravda. “In generale, al momento, possiamo parlare di dieci morti e circa 60 feriti in tutta l’Ucraina a causa degli attacchi missilistici russi”. L’allerta aerea in tutta l’Ucraina è durata oltre cinque ore e mezza.
Bombardamenti su Kiev, la vendetta di Putin per il ponte di Kerch
La rappresaglia su Kiev arriva dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha accusato l’Ucraina di terrorismo facendo riferimento al camion esploso sul ponte di Kerch, in Crimea.
La risposta della Russia all'”atto terroristico” compiuto dallo “Stato fallito dell’Ucraina” colpendo il ponte di Crimea è “la distruzione diretta dei terroristi” ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev secondo quanto riporta il canale Telegram della giornalista russa Nadana Fridrikhson.
“Il mandante e l’autore del crimine”, ha affermato Medvedev, “è lo Stato fallito dell’Ucraina. Si tratta di un atto terroristico e di sabotaggio commesso dal regime criminale di Kiev. Non ci sono dubbi, e non ce ne sono mai stati. Tutti i rapporti e le conclusioni portano a questo. La risposta della Russia a questo crimine non può che essere la distruzione diretta dei terroristi. Così come è accettato nel mondo. Questo è ciò che i cittadini russi si aspettano”.
Bielorussia: “Nato vuole attaccarci: accordo con la Russia per un gruppo congiunto di truppe”
E nell’intrigata vicenda della guerra russo-ucraina entra anche la Bielorussia dell’alleato di Putin Alexander Lukashenko. Il presidente ha detto di temere un attacco della Nato e per questo ha avviato manovre per lo schieramento di ”un gruppo regionale congiunto di truppe”, d’accordo con la Russia, al confine con l’Ucraina.
“In relazione all’aggravamento della situazione ai confini occidentali dello Stato dell’Unione, abbiamo deciso di schierare un raggruppamento regionale della Federazione Russa e della Repubblica di Bielorussia”, ha dichiarato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, citato dalla Ria Novosti, in una giornata caratterizzata da incontri con i vertici militari.