Migranti caos, la bomba sta esplodendo, assurda indifferenza UE

Migranti caos, la bomba sta esplodendo con qualche spiraglio, ora Italia e Francia, ur litigando, si dividono i profughi. Continua l’assurda indifferenza UE

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 20 Novembre 2022 - 08:17 OLTRE 6 MESI FA

Migranti, la “bomba”  sta esplodendo. Gli arrivi si susseguono con disarmante continuità, le ONG e i loro comandanti contestano insieme ai loro legali.

La retorica vuoto-buonista dilaga, il governo si ritrova con le armi spuntate, le norme obbligano ad accogliere tutti. La Ue ciurla nel manico, il Viminale è inflessibile nel difendere quella che chiama “battaglia di principio”. Un caos.

Anche i tedeschi si lamentano. Domenica 6 novembre il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung –  uno dei più importanti di Germania, sede a Francoforte sul Meno –  sparava in prima pagina un titolo che non ha bisogno di commenti. Eccolo: ”Non ce la facciamo più”. E ricordava gli attacchi ai Centri di accoglienza di Magdeburgo e Sassonia, le minacce in Turingia.

DANIMARCA, SVEZIA, FRANCIA, INGHILTERRA AI FERRI CORTI

Mezza Europa è a disagio (eufemismo).  La civilissima Danimarca guidata da una “coalizione rossa” ha dichiarato la tolleranza zero. Idem in Svezia dove la maggioranza è passata a destra favorita da una campagna elettorale contro l’invasione di clandestini.

Quanto a Francia ed Inghilterra sono ancora in lite per la cosiddetta “giungla di Calais”, roba di otto anni fa. Ricordiamo: migranti si accamparono nei pressi di Calais tentando di entrare nel Regno Unito attraverso il Tunnel della Manica come passeggeri clandestini su camion, traghetti, auto, treni.

Parliamo di 6.400 migranti successivamente ricollocati con 170 bus in varie regioni della Francia. La “Human Rigts Watch”, la Ong di New York, documentò una serie di atti violenti e disumani. La baraccopoli più grande d’Europa era una polveriera abitata da curdi, afghani,sudanesi, eritrei, pakistani, kossovari.

LA POLITICA SUI MIGRANTI NEL MEDITERRANEO

Non può essere affidata alle Ong. Sarebbe da irresponsabili.  Anche Frontex (l’agenzia europea per la vigilanza sui confini esterni dell’Unione) è d’accordo.  Lo scrive in un documento choc che rimarca l’alleanza Ong-scafisti. L’Italia non può farcela da sola, come suo tempo hanno detto Draghi e Mattarella.

Recentemente anche Papa Francesco ha sposato la stessa linea spiazzando molti vescovi. Il governo Meloni opera in continuità con quanto fece prima il ministro dem Marco Minniti – agli Interni  (2016-2018) nel governo Gentiloni. Fece accordi con la Libia per la gestione dei flussi migratori. Dopo Minniti è subentrato Salvini (1  giugno 2018, governo Conte), quindi Luciana Lamorgese (5 settembre 2019).

E l’Europa continua a rifilarci i suoi “nein” berlinesi. I melliflui sorrisi con cui è stata accolta la Meloni a Bruxelles evidenziano una sola cosa: il fariseo egoismo di 26 partner europei in combutta con le Ong. Sta vincendo l’indifferenza europea. Per ora..

SBARCHI DEI MIGRANTI COL CERTIFICATO MEDICO. E L’AIUTO DI MACRON

Due novità nella telenovela migranti: gli sbarchi imposti dagli psicologi e l’aiuto  di Macron che si è preso una nave. Parigi ha accettato la “Ocean Viking” (con 234 persone a bordo) ed ha concesso un porto francese per la soddisfazione di Palazzo  Chigi.  Poi è scoppiata la polemica per l’esagerato entusiasmo di Salvini. E i francesi hanno mostrato la loro vera faccia chiudendo i clandestini in una specie di campo di concentramento.

Resta il clima caotico, la fermezza italiana, i “taxi del mare “ (Tajani), i “viaggi organizzati”, gli sbarchi selettivi, la disperazione delle persone. Ma se manca la solidarietà concreta dei Paesi UE – fermi nel loro rituale bla bla – non si va da nessuna parte.