Ahmed Hassan, condannato l'iracheno che realizzò la bomba "Madre di Satana" Ahmed Hassan, condannato l'iracheno che realizzò la bomba "Madre di Satana"

Ahmed Hassan, condannato l’iracheno che realizzò la bomba “Madre di Satana”

Ahmed Hassan, condannato l'iracheno che realizzò la bomba "Madre di Satana"
Ahmed Hassan, condannato l’iracheno che realizzò la bomba “Madre di Satana”

LONDRA – A Londra, è stato condannato per tentato omicidio il 18enne Ahmed Hassan, un richiedente asilo iracheno che realizzò una bomba “Madre di Satana” fai-da-te facendola poi esplodere, lo scorso settembre, in una vettura della metropolitana a Parsons Green nella zona ovest di Londra. Fortunatamente il dispositivo non è riuscito a detonare correttamente poiché sarebbero morte 93 persone ma ha comunque ferito 51 passeggeri che avevano riportato gravi ustioni.

Tutte le notizie di Blitzquotidiano in questa App per Android. Scaricatela

Prima di entrare nel Regno Unito, Hassan aveva lasciato l’Iraq e viaggiato in Turchia, Italia e Francia sul retro di un camion che attraversava il tunnel sotto la Manica.

Dopo essere stato accudito in un centro di accoglienza, è stato accolto dai genitori affidatari Penelope e Ronald Jones a Sunbury-on-Thames, nel Surrey e iscritto a un college locale. La coppia, ha ricevuto dalla regina Elisabetta l’onorificenza “Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico”, MBE, per aver preso in affido, nell’arco di trent’anni, 268 persone ma gli amici sostengono che dopo l’attentato di Hassan che li ha devastati, stiano prendendo in considerazione l’idea di interrompere gli affidamenti, scrive il Daily Mail.
La scorsa estate, mentre i genitori affidatari erano in vacanza, il giovane aveva studiato dei video di YouTube su come fare degli esplosivi e poi realizzato una bomba con oggetti domestici tra cui contenitori Tupperware, un vaso, 2,2 kg di coltelli, cacciaviti e chiodi.
Hassan, agli agenti dell’immigrazione, sembra avesse detto che era stato “addestrato ad uccidere” dall’ISIS e a un insegnante che era suo “dovere odiare la Gran Bretagna”.

Gestione cookie