Albania, una bufala il rapimento della moglie del neosindaco di Kavaja

TIRANA – Era una bufala la drammatica vicenda di Griselda Roshi, moglie del neosindaco di Kavaja, nell'Albania centrale, che ieri ha denunciato di essere stata "sequestrata, costretta ad un parto forzato e poi rilasciata dopo alcune ore senza il neonato". La procura albanese ha dichiarato oggi che "dalle prime indagini non risulta ci siano elementi che confermino il rapimento e nemmeno il sequestro del neonato".

La storia sarebbe stata inventata dalla donna di 28 anni, che per di più, secondo risulta da una perizia medico-legale, "non è mai stata incinta". La moglie del sindaco Elvis Roshi è stata sottoposta oggi a un interrogatorio, per capire le ragioni che l'hanno spinta a inventare una storia che ieri ha sconvolto l'opinione pubblica in Albania.

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