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Ammazzano la tata poi bruciano il corpo, condannati. Erano convinti che li stesse spiando

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Ammazzano la tata poi bruciano il corpo, condannati. Erano convinti che li spiasse

LONDRA – Sono stati condannati per omicidio, la fashion designer Sabrina Kouider e Ouissem Medouni per l’assassinio della loro bambinaia Sophie Lionnet che hanno prima ucciso e poi dato fuoco al cadavere nel giardino di casa a Londra. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Una coppia paranoica che sottopagava, affamava, picchiava, sottoponeva a waterboarding e a brutali, interminabili interrogatori, la ragazza 23enne.

Nel corso del processo all’Old Bailey è emerso che la Kouider, 34 anni, e Medouni, 40, erano convinti che la tata li stesse spiando ma non solo, sono stati ascoltati degli audio in cui si sentono gli ultimi attimi di vita della giovane schiavizzata, mentre singhiozza e piange e in alcune foto scattate due giorni prima della morte, si vede la Lionnet emaciata, con lo sguardo perso nel vuoto.
Foto che hanno fatto piangere il padre, Patrick Lionnet, che ha affermato: “L’immagine di Sophie che sorride in casa con il cane, che mi dice che mi ama e che le mancherò, è stata sostituita dal suono della voce della mia bambina che piange piena di paura. Il corpo denutrito ricordava Auschwitz, non somigliava a mia figlia”. “Non voglio che l’ultimo ricordo sia quello di un corpo carbonizzato”, scrive il Daily Mail.
Catherine Devallonne, la mamma di Sophie, furibonda si è rivolta alla Kouider dicendole che nessuna “rasatura purificherà mai la tua anima”, riferendosi al fatto che la donna dopo l’omicidio si era fatta una doccia e rasata perché aveva bisogno di “purificarsi dal peccato commesso”.
La Kouider  sembra fosse ossessionata dal suo ex amante Mark Walton, fondatore dei Boyzone, e si era convinta che Sophie fosse stata ingaggiata da Walton per spiarla.
In una “confessione” filmata, la tata ormai distrutta ammette di aver drogato Medouni così che Walton potesse aggredirlo sessualmente. Poche ore dopo è morta. Nei due giorni precedenti l’omicidio,ha subito numerose fratture, tra cui a cinque costole.
La Lionnet era completamente innocente e non aveva mai incontrato Walton, ma ciò non ha impedito alla Kouider di fare affermazioni sempre più bizzarre, contro la tranquilla ventunenne, che nell’arco di poco tempo si sono trasformate in violente percosse.
La ragazza alla pari non aveva i soldi per il volo di ritorno in Francia ed è dunque rimasta intrappolata nel terrificante ciclo di recriminazioni e violenze della coppia e lo scorso settembre è stata uccisa nella vasca da bagno, nel corso di un pestaggio.
Hanno gettato il corpo di Sophie in un falò acceso nel giardino della casa, mentre poco distante preparavano un barbecue con carne di pollo.
Kouider e Medouni si sono reciprocamente accusati dell’omicidio ma sono stati entrambi condannati e il 26 giugno è prevista la sentenza del giudice.
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