Andrew Wardle nato senza pene: a 44 anni il primo rapporto con la protesi bionica Andrew Wardle nato senza pene: a 44 anni il primo rapporto con la protesi bionica

Andrew Wardle nato senza pene: a 44 anni il primo rapporto con la protesi bionica

Andrew Wardle nato senza pene: a 44 anni il primo rapporto con la protesi bionica
Andrew Wardle nato senza pene: a 44 anni il primo rapporto con la protesi bionica

MANCHESTER – Andrew Wardle, 44enne di Manchester, nato senza pene ha avuto il primo rapporto sessuale grazie a un impianto bionico costato 50.000 sterline. L’intervento è stato effettuato con successo all’University College Hospital di Londra a giugno ma prima di poter fare sesso con la compagna 28enne Fedra Fabian, Wardle ha dovuto aspettare sei settimane, scrive il Daily Mail.

Finalmente arrivato l’atteso giorno, il 44enne ha potuto mettere alla prova la protesi bionica “ridicolmente grossa” prima di un viaggetto romantico ad Amsterdam, scrive il Daily Mail. Secondo il racconto di Wardle, il rapporto sessuale è durato circa mezz’ora, è stato “fantastico” e della nuova virilità ha detto: “Sono molto soddisfatto”.

Anche Fedra, ungherese, è soddisfatta: “E’ fantastico, non c’è bisogno di preoccuparsi del viagra o d’invecchiare. Può farlo anche quando è ubriaco!”. Il pene bionico è completo dei testicoli di Andrew, il che significa che per la coppia è possibile avere figli.

Wardle ora si sottoporrà a un test di fertilità per capire se può concepire e in caso contrario opteranno per l’adozione. Il 44enne è nato con l’estrofia della vescica, una rara malformazione che comporta un rovesciamento della vescica urinaria all’esterno del corpo. Sebbene avesse un testicolo, la malformazione, che colpisce una persona su 20 milioni, ha fatto sì che Andrew nascesse senza pene.

Da bambino ha subìto un intervento chirurgico per creare un’apertura artificiale nota come stoma nel sistema urinario e poi altri 15 per realizzare un tubo dalla vescica così da poter urinare normalmente e ha sofferto anche di problemi renali.

Il raro difetto congenito aveva portato Andrew a tentare il suicidio, ma nel 2012, Daw Wood un consulente urologo dell’UCLH a Londra gli aveva parlato per la prima volta della possibilità dell’intervento che ha felicemente trasformato la sua vita.

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