BERLINO – Soffriva di depressione, più nello specifico di “sindrome da burnout“. Andreas Guenter Lubitz, il copilota tedesco che ha schiantato l’areo Germanwings su cui viaggiava insieme a 150 passeggeri, aveva un disagio psichico profondo. Lo dice la Frankefurter Allgemeine Zeitung, autorevole quotidiano tedesco che cita un’amica d’infanzia con la quale Lubitz si sarebbe confidato.
Cos’è la sindrome da burnout? E’ l’esito patologico dello stress al quale determinate categorie di persone sono sottoposte a causa del loro lavoro. Medici, infermieri, professionisti, operatori di call center, ma in generale chiunque sia sottoposto a un forte stress lavorativo. Ovviamente non significa che ogni forma di stress possa degenerare in azioni criminali, ma sta di fatto che la spiegazione più plausibile allo schianto volontario ha necessariamente a che fare con un forte disagio psichico.
Il burnout comporta esaurimento emotivo, depersonalizzazione, un atteggiamento spesso improntato al cinismo e un sentimento di ridotta realizzazione personale. Il soggetto tende a sfuggire l’ambiente lavorativo assentandosi sempre più spesso e lavorando con entusiasmo ed interesse sempre minori, a provare frustrazione e insoddisfazione, nonché una ridotta empatia nei confronti delle persone delle quali dovrebbe occuparsi.
Andreas Lubitz, dice sempre il quotidiano tedesco, aveva sospeso il suo addestramento come pilota proprio per ”una sindrome da burnout, una depressione”.
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