LE VERNET – Ritrovato il cadavere di Andreas Lubitz. Lo scrive Marco Imarisio sul Corriere della Sera dicendo che i resti del copilota, autore del disastro della Germanwings, sarebbero già stati riconosciuti dai suoi parenti. Parenti che si trovano nei pressi di Le Vernet, il paesino provenzale sulle Alpi francesi teatro della tragedia. Scrive Imarisio che la famiglia Lubitz qui è di casa, visto che per diversi anni hanno fatto le vacanze lì vicino, a Sisteron, dove il giovane Andreas sviluppò la passione per il volo.
Imarisio cita le parole di un socio del velodromo di Sisteron: «Sono venuti qui per sei anni di fila, ogni estate, con il loro camper. Eravamo gemellati con il club di volo di Montabaur. Arrivavano d’estate con il camper, loro e una decina di famiglie tedesche. Lui era un adolescente, un ragazzo educato, per quel che posso ricordare».
Sisteron è dall’altra parte della parete di roccia dove Andreas Lubitz ha fatto schiantare l’Airbus A320, e quel muro divide in due una valle che altrimenti sarebbe un lungo pascolo indistinto. Da una parte c’è il posto dove un giovane adolescente tedesco ha imparato ad amare gli aerei e l’arte di volare, dall’altra c’è il prato sul quale in questi giorni sono passati molti parenti a piangere i loro cari.
Lubitz vennero in Alta Provenza per altri otto anni, quelli in cui il giovane Andres consolidò passione e conoscenza del volo a motore. L’indirizzo nuovo era quello dell’Associatìon velivole di Seyne-les-Alpes, e qui le possibili coincidenze finiscono, si annullano come le distanze tra i luoghi. In questi giorni il club è impossibile da raggiungere.