Anglosassone: storici inglesi vogliono bandire il termine. “Lo usano i suprematisti bianchi”

Anglosassone: storica irlandese vuole bandire il termine. "Lo usano i suprematisti bianchi"
Una mappa mostra le migrazioni dei popoli anglosassoni da Germania, Danimarca e Paesi Bassi alla fine dell’impero romano

LONDRA – Il termine Anglo-Saxon, anglosassone, è strettamente “collegato alla supremazia bianca” e dovrebbe essere sostituito da “i primi inglesi”: è quanto sostengono gli accademici secondo i quali il termine è usato dai suprematisti bianchi per fare riferimento ai britannici bianchi. Tradizionalmente il termine “anglosassone” si riferisce a gruppi provenienti da Germania, Danimarca e Paesi Bassi che alla fine del dominio romano si stabilirono in Gran Bretagna.

L’esperta di Inghilterra medievale antica, Mary Rambaran-Olm, studiosa e scrittrice, ha affermato che il termine dovrebbe essere bandito. L’accademica – cresciuta in Canada e ora vive in Irlanda – afferma che le obiezioni al termine Dark Ages, Medioevo, costituiscono un precedente. Al Times ha detto che “in genere, i suprematisti bianchi usano il termine per stabilire una sorta di connessione con le loro origini o per fare associazioni con il “bianco”, ma lo usano anche abitualmente per cercare di ricollegarsi con un passato da guerrieri”.

Rambaran-Olm sostiene che le prime persone vissute in Inghilterra – o “Englelond” – non si definivano anglosassoni ma “Englisc” o “Anglecynn”. L’esperta ha affermato che il termine è diventato più diffuso nel 18° e 19° secolo ed è stato usato per collegare i bianchi alle loro “presunte origini”. Hitler scrisse della “determinazione anglosassone” di tenere l’India, mentre l’imperialista Cecil Rhodes usava il termine regolarmente.

John Overholt, curatore dei primi libri e manoscritti della Biblioteca Houghton di Harvard, ha sostenuto il divieto sul termine e su Twitter ha scritto: “Il termine anglosassone è indissolubilmente legato a racconti pseudo-storici della supremazia bianca e dà sostegno ai suprematisti bianchi contemporanei. Gli studiosi di storia medievale devono abbandonarlo”.

All’inizio di quest’anno la International Society of Anglo Saxonists ha fatto un sondaggio tra i suoi 600 membri e il 60% del gruppo ha accettato di rimuovere il riferimento “anglosassone” dal nome. Tom Holland, autore di libri tra cui Athelstan: The Making of England, non è d’accordo e ha affermato che il termine è “indissolubilmente legato alla rivendicazione di Alfredo di governare come anglosassone”, riferendosi ad Alfredo il Grande che condusse una lunga guerra contro i danesi che avevano occupato le regioni centrorientali dell’Inghilterra e li sconfisse nella battaglia di Ethandun nell’878. Da quell’anno divenne re degli Anglosassoni.

“Gli studiosi devono essere liberi di usarlo”, ha rivendicato Holland e in un tweet ha sostenuto che l’idea di eliminare il termine anglosassone è “pazza come un mucchio di furetti, si diceva a Deira”, un regno che si formò intorno al 559-60 in Inghilterra, quando gli Angli presero il controllo della regione britannica di Deifr. 

Fonte: Daily Mail   

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