La Spagna vuole vietare gli annunci delle prostitute sui giornali, da noi ci sono ma camuffati

Niente più annunci hot sui quotidiani spagnoli? La proposta di legge presentata dal governo Zapatero che vieta la pubblicazione di avvisi erotici e di messaggi che promuovono la prostituzione sui giornali iberici ha scatenato una serie di malumori in Spagna. Gli scopi della legge sono chiari: proteggere le donne dallo sfruttamento e combattere la tratta degli esseri umani.

Tuttavia sia i giornali, che da un paio di anni vivono una situazione economica molto difficile, sia le tante lucciole che affollano i quartieri a luci rosse delle città iberiche sono sul piede di guerra. Gli esperti annunciano che se la legge passasse, sarebbe un duro colpo per entrambe le categorie professionali provocando un grave danno economico sia alle finanze dei quotidiani sia a quelle delle prostitute.

Da diversi anni la prostituzione è legale in Spagna. Ogni giorno almeno una pagina dei più importanti quotidiani locali è dedicata agli annunci erotici e circa il 60% di tutte le inserzioni pubblicate sui giornali sono di natura hot. Secondo le stime degli esperti la nuova legge farebbe perdere ai quotidiani entrate pubblicitarie che superano i 40 milioni di euro. Troppo, in un momento in cui l’economia è ancora fiacca e la situazione dei media in generale appare catastrofica.

Recentemente l’Aede, l’Associazione spagnola degli editori di quotidiani, ha annunciato che tra il 2008 e il 2009 la stampa spagnola ha licenziato l’11% dei i propri dipendenti. Nello stesso periodo i giornali hanno registrato 34,2 milioni di euro di perdite, con un calo del 41% delle vendite di spazi pubblicitari.

In Italia gli annunci hot ci sono, specie in molti quotidiani locali, ma a volte sono camuffati, camuffati male perchè le foto lasciano poco spazio all’immaginazione, così come le varie scritte di “massaggi”.

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