Funzionari della Commissione marittima Europea hanno dichiarato al Daily Telegraph che in realtà gli ultimi messaggi radio lanciati dall’ Arctic Sea, il cargo scomparso dall’inizio di agosto, sono del 30 luglio e non del 28 come si credeva in un primo momento.
I funzionari di Bruxelles hanno dichiarato inoltre di essere «pienamente consapevoli di trovarsi di fronte alla scomparsa di una nave battente la bandiera di uno Stato membro dell’Unione europea» e di essere scettici sul fatto di trovarsi di fronte ad un atto di pirateria: «Dalle informazioni attualmente disponibili, sembrerebbe che ciò che è accaduto non ha nulla in comune con il “tradizionale” atto di pirateria o con la tradizionale rapina a mano armata in mare».
La Guardia costiera inglese aveva ricevuto il 28 luglio scorso un messaggio dopo che la nave era entrata nel Canale della Manica: la comunicazione sembrava essere di normale routine. Per ragioni al momento sconosciute, sempre il 28 luglio il direttore della società finlandese della Artic Sea Viktor Matveyev ha dichiarato di aver ricevuto quattro giorni prima un messaggio in cui l’equipaggio russo diceva di trovarsi di fronte ad un attacco armato. Il messaggio ricevuto da Matveyev, è stato tuttavia comunicato troppo tardi: se fosse stato comunicato prima, le autorità di altri paesi del nord Europa si sarebbero potute mettere sulle sue traccie.
Il secondo ed ultimo messaggio di cui parlano i funzionari di Bruxelles è stato invece ricevuto dal golfo di Biscaglia il 30 luglio: per questa ragione, si è creduto che il cargo si potesse trovare nel porto di San Sebastian in Spagna.
«La mia opinione è che la nave sia stata dirottata» ha affermato Viktor Matveyev. Al momento satelliti, navi da guerra e sottomarini nucleari russi sono alla ricerca della nave scomparsa e del suo equipaggio russo: si teme che il cargo possa avere a bordo un pericoloso “carico segreto”. Prima di raccogliere il carico di legname segato dal porto finlandese di Pietarsaari il 23 luglio, l’Arctic Sea è stata riparata per due settimane presso il cantiere navale Pregol nella regione di Kaliningrad, un enclave russa dove vige il contrabbando e l’anarchia.
Mikhail Voitenko, editor del bollettino marittimo russo “Sovfracht” ha suggerito che la nave potrebbe essere stata dirottata perché munita di una ” spedizione segreta” sconosciuta sia all’equipaggio, sia ai proprietari: «Sono sicuro che non sia droga. Credo che sia qualcosa di molto più costoso o pericoloso. Sembra che qualcuno per questo motivo non voglia far arrivare il carico a destinazione».
L’Interpol ha riferito che l’Arctic Sea è il primo caso di pirateria nelle acque europee in tempi moderni.