Arrestato negli Usa il “re del contrabbando” Arturo Marrero: ha frodato alla Ue 30 milioni di euro

Arturo Marrero, nuovo ”re del contrabbando”, è stato arrestato negli Stati Uniti per aver provocato danni alle casse dell’Unione europea. L’arresto è avvenuto grazie alla collaborazione tra l’Ufficio anti-frode europeo (Olaf) e il Dipartimento di giustizia di Washington. Lo ha annunciato a Bruxelles l’Olaf con una nota nella quale si precisa che l’uomo arrestato rientra nel cosiddetto “Miami Case” che nel febbraio scorso ha portato all’arresto e alla condanna – inflitta dal Tribunale di Miami – di Roman Vidal.

Quel caso ha fatto giurisprudenza in quanto era la prima volta che un paese terzo (gli Usa) emettevano una sentenza per frode contro gli interessi finanziari della Ue. In quel caso Vidal venne condannato a due anni di prigione e al rimborso di 1,5 milioni di dollari per compensare quando defraudato alla Ue in dazi di importazione. Secondo quanto reso noto dall’Olaf, il 17 settembre scorso il procuratore del Distretto meridionale della Florida, Wilfredo A. Ferrer, ha annunciato l’arresto di Arturo Marrero, che tra il febbraio 2001 e l’aprile 2006 è riuscito ad inviare verso nove paesi della Ue (Irlanda, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Cipro, Olanda e Gran Bretagna) un imprecisato numero di navi provocando un danno alle casse della Ue che l’Olaf ha stimato in ”30 milioni di euro”.

Marrero negli Usa è stato accusato di frode per aver organizzato l’acquisto di centinaia di milioni di sigarette da contrabbandare in Europa partendo dal porto di Miami, con triangolazioni che hanno toccato Canada, Cile, Uruguay, Panama, Singapore ed Emirati Arabi. L’Olaf ha rilevato con soddisfazione che lo stesso procuratore americano, dando notizia dell’arresto di Marrero, ha sottolineato come esso sia potuto avvenire proprio grazie alla stretta collaborazione tra le due sponde dell’Atlantico, con Dipartimento di giustizia e Ice (polizia doganale) americano da una parte e lo stesso ufficio anti-frode dall’altra.

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