Attacchi a Oslo, sospesi gli accordi di Schengen

La zona dell'attentato a Oslo (Foto LaPresse)

OSLO, 22 LUG – La Norvegia ha deciso di ”rafforzare i controlli alle frontiere”. Lo ha riferito un ufficiale di polizia parlando alla televisione di stato Nrk, precisando che è stata applicata la norma che permette la sospensione della libera circolazione prevista dagli accordi Schengen ai quali la Norvegia aderisce anche se non fa parte dell’Unione europea.

La convenzione di Schengen coinvolge sia alcuni Stati membri dell’Unione europea sia Stati terzi.

Gli accordi, inizialmente nati al di fuori della normativa UE, ne divennero parte con il Trattato di Amsterdam, e vennero integrati nel Trattato sull’Unione europea, o Trattato di Maastricht.

Gli Stati membri che non fanno parte dell'”area Schengen” (nome con cui i Paesi membri del trattato in questione indicano l’insieme dei territori su cui il trattato stesso è applicato) sono il Regno Unito e l’Irlanda, in base a una clausola di opt-out.

Gli Stati terzi che partecipano a Schengen sono Islanda, Norvegia e Svizzera: fra questi stati e gli stati dell’Unione europea sono ancora possibili controlli doganali per le merci e IVA.

Complessivamente, 28 stati europei aderiscono quindi allo Spazio Schengen. Fra questi Cipro, Romania, Bulgaria e Liechtenstein non hanno ancora attuato nella pratica tutti gli accorgimenti tecnici necessari per aderire all’area Schengen, mantenendo i controlli alla frontiera.

Monaco, invece, fa parte dell’Area Schengen tramite la Francia. San Marino e Vaticano fanno parte di Schengen di fatto in concomitanza con l’entrata in vigore degli Accordi di Schengen in Italia: con essi il numero degli Stati in cui c’è Schengen sale a 30.

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