PARIGI – Un passaporto siriano è stato ritrovato sul corpo di uno degli attentatori kamikaze. Nel frattempo un secondo terrorista è stato identificato: è francese e faceva parte del commando che ha fatto l’assalto al Bataclan.
Quest’ultimo è stato identificato grazie alle impronte digitali, segno che fosse una conoscenza della polizia e dei servizi francesi. Non solo: dal passaporto il giovane, che secondo alcune informazioni avrebbe avuto 20 anni, era registrato come rifugiato.
Un passaporto egiziano è stato ritrovato vicino a un altro dei kamikaze che si sono fatti esplodere davanti allo Stade de France di Saint-Denis.
E ancora altri dettagli, altri identikit. Una coppia di spettatori del Bataclan, ascoltata dagli inquirenti tutta la notte, ha affermato di aver visto una donna nel kommando, non armata.
La madre della donna interrogata ha riferito alla radio che sua figlia “dice di aver visto una donna. A un certo punto si è trovata di fronte ai terroristi, ha visto la donna che era da una parte. Non era armata”. Uno degli uomini, continua la madre della teste, “era giovane, un uomo di 30 anni, con una barba di tre giorni e di tipo europeo”.
Nelle prime ore del pomeriggio il ministero dell’Interno francese ha fatto sapere di essere alla ricerca “di almeno un veicolo” che presumibilmente è usato da alcuni attentatori in fuga. Il dettaglio del passaporto è riportato anche dal quotidiano “Le Figaro” che cita fonti della polizia francese:
Tre esplosioni hanno avuto luogo nei pressi dello stadio verso le 21.20, mentre François Hollande sta assistendo alla partita Francia-Germania. Le esplosioni sono state provocate da kamikaze, che sono morti durante l’attacco terroristico. L’identità del kamikaze siriano permetterà di sapere se aveva rapporti con l’Isis in Siria e in Iraq e se faceva parte dell’ondata di migranti arrivati recentemente in Francia.
Le Figaro inoltre fornisce dettagli sui terroristi che hanno fatto irruzione alla sala concerti Bataclan, uccidendo oltre 80 persone: parlavano francese “molto bene”. “Gli inquirenti hanno in mano delle registrazioni di discussioni che si sono svolte durante l’attentato”.
A Parigi terrore senza precedenti, decine di morti in una sala concerto e altre decine nelle strade tra esplosioni, kamikaze, sparatorie e una drammatica presa d’ostaggi in sei diversi attacchi nel cuore della capitale. Almeno 128 morti e quasi 200 feriti. Una carneficina firmata Isis, che ha rivendicato gli attacchi parlando di “11 settembre francese”: “La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa”, si legge sul canale Dabiq France, la rivista francese dello Stato islamico. Mentre altri messaggi jihadisti minacciano: dopo Parigi, ora “tocca a Roma, Londra e Washington”.
Il primo attentato è stato segnalato nel X arrondissement, in una brasserie nel quartiere tipico dei ristoranti kosher. Dieci morti, poi i terroristi, come in un vero e proprio raid, sono ridiscesi verso l’XI e il XII arrondissement, a pochi metri dalla redazione di Charlie Hebdo, insanguinata dagli attentati del 7 gennaio. Lì, nella sala da concerti Bataclan, dove c’era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano “Eagles of death metal”, tre terroristi al grido di “Allah è grande” hanno aperto il fuoco sul pubblico, facendo almeno 100 morti.
Intanto, a Saint-Denis, allo Stade de France, tre esplosioni scuotevano i 50.000 presenti all’amichevole Francia-Germania. Giocatori e spettatori sono rimasti a lungo prigionieri nello stadio, mentre fuori era il caos. Immediatamente evacuato il presidente Hollande, che assisteva alla partita in tribuna d’onore. Il bilancio parla di almeno 6 morti in esplosioni di polvere da sparo mista a chiodi in una brasserie e altri due siti adiacenti allo stadio. La polizia ha riferito di tre kamikaze. Moltissimi i feriti.
Un’altra sparatoria è avvenuta a rue de Charonne, altri colpi di arma da fuoco a boulevard Beaumarchais e a Faidherbe, tutti e tre luoghi a pochi metri da place de la Bastille. Alcuni attentatori, riferiscono diversi media Oltralpe, sarebbero ancora in fuga. Il terrore continua.
(Nelle foto Lapresse gli attentati in centro a Parigi)
(Nelle foto Lapresse i tifosi bloccati allo Stade de France)