Attentato Barcellona, vasta operazione a Ripoll e Manlleu: “Avevano 120 bombole per colpire”

Attentato Barcellona, vasta operazione a Ripoll e Manlleu. Continua la caccia a Younes Abouyaaquou
Attentato Barcellona, vasta operazione a Ripoll e Manlleu. Continua la caccia a Younes Abouyaaquou

BARCELLONA – Caccia all’uomo in Spagna. Decine e decine di posti di blocco sono stati innalzati nel nord-est della Catalogna, in una gigantesca caccia all’uomo per rintracciare Younes Abouyaaquou, il marocchino di 22 anni, sospettato di essere il guidatore del furgone killer che giovedì scorso è piombato sulla Rambla di Barcellona, uccidendo 14 persone e ferendone oltre 120. La polizia catalana è convinta che due delle tre persone ricercate per l’attacco alla Rambla sono morte nella casa di Alcanar, saltata per aria alla vigilia dell’attacco.

I terroristi stavano preparando “uno o più attentati esplosivi a Barcellona” nella casa di Alcanar. In quell’edificio che era la loro santabarbara “c’erano oltre 120 bombole di gas”. Ma l’edificio è saltato in aria, e all’ultimo momento i terroristi hanno dovuto cambiare i loro piani di morte. La conferma viene dal capo dei Mossos d’Esquadra, la polizia catalana, Josep LLuis Trapero. “Stiamo cominciando a vedere chiaramente le cose – ha aggiunto – questo era il luogo in cui si stavano preparando”. Trapero ha aggiunto di non sapere se l’uomo ricercato epr gli attentati si trovi ancora in Spagna: “se sapessi che è in spagna e dove si trova lo andremmo a cercare. Non sappiamo dove sia”.

Le ricerche si concentrano attorno alle cittadine di Ripoll, da cui provenivano i membri della cellula terroristica, e di Manlleu.

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