Attentato Manchester, il racconto di Antonio Botrugno: "Un boato spaventoso" Attentato Manchester, il racconto di Antonio Botrugno: "Un boato spaventoso"

Attentato Manchester, il racconto di Antonio Botrugno: “Un boato spaventoso”

Attentato Manchester, il racconto di Antonio Botrugno: "Un boato spaventoso"
Attentato Manchester, il racconto di Antonio Botrugno: “Un boato spaventoso”

MANCHESTER – L’attentato alla Manchester Arena di ieri sera, 22 maggio, che ha causato 22 morti e 60 feriti, è stato spaventoso, non solo per chi purtroppo l’ha vissuto in prima persona ma anche per chi si trovava nelle vicinanze. È il caso di Antonio Botrugno, ragazzo di Giugliano (Napoli), che da pochi giorni si è trasferito alle spalle dell’arena, in Oxford Road, a cinque minuti a piedi dal luogo in cui ieri sera un uomo si è fatto esplodere.

“C’è stato un attentato vicino a dove abito io ma è tutto ok. Ringrazio quelli che si sono preoccupati per me” ha scritto su Facebook a pochi istanti dalla tragedia.

Questa mattina, poi, intervistato a Teleclub Italia ha raccontato le sue sensazioni.

“Ieri ho sentito tutto. Ero a casa quando è esplosa la bomba. Appena ho udito le urla e le sirene, ho capito che si trattava probabilmente di un attentato e mi sono barricato in casa. La zona è completamente blindata, c’è un viavai di ambulanze e forze dell’ordine. Alcuni elicotteri sono in volo per monitorare la situazione. C’è un clima molto teso in tutta la città. Questa mattina c’è soltanto polizia in giro, le strade sono deserte”.

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