Attiviste ucraine in topless minacciate in Bielorussia

KIEV – Spogliate, minacciate e abbandonate in un bosco al freddo nude. Il gruppo femminista ucraino 'Femen', specializzato in proteste in topless contro il sessismo e altre discriminazioni sociali ha denunciato che tre attiviste sono state maltrattate in Bielorussia.

Il gruppo, che ha sede a Kiev, ha denunciato che le tre attiviste sono state fermate dalla polizia nella capitale bielorussa Minsk dopo una protesta a seno nudo sulla scalinata dell'edificio che ospita il Kgb, i servizi segreti, contro il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko.

''Sono state bendate e portate a bordo di un pullman in un bosco. Sono state poi costrette a denudarsi, cosparse di olio e minacciate di essere bruciate vive'', si legge in un documento del gruppo femminista.

''Sono state anche minacciate con un coltello, usato poi per tagliare loro i capelli'', prosegue il comunicato.

''Le tre attiviste sono state poi abbandonate nude e senza documenti nel bosco'', denuncia 'Femen', che lancia anche un appello per ritrovarle. Il Kgb a Minsk non ha voluto commentare la vicenda. Ma il ministero degli Esteri ucraino ha poi annunciato che le tre attiviste sono state localizzate a 300 chilometri da Minsk.

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