Austria, sospesa la somministrazione di un lotto AstraZeneca: sospesa la somministrazione vaccino AstraZeneca dopo la morte di una infermiera e un caso di embolia

Non è ancora chiaro se ci sia una connessione con il vaccino AstraZeneca, ma dopo la morte di una infermiera di 49 anni e il ricovero di un’altra donna 35enne per un’embolia polmonare, l’ufficio federale per la sicurezza sanitaria in Austria ha sospeso la somministrazione di un lotto di vaccini dell’azienda anglo-svedese.

Entrambe le donne hanno ricevuto dosi dello stesso lotto anche se non ci sono prove che sia stato il vaccino a provocare le patologie.

Stop ad un lotto del vaccino AstraZeneca dopo la morte di una infermiera in Austria

“Ordinato un arresto temporaneo dell’applicazione del lotto ABV 5300 del vaccino AstraZeneca“, ha confermato l’agenzia austriaca per la sicurezza alimentare AGES. Le autorità regionali della Bassa Austria (Niederösterreich) hanno confermato l’incidente, sottolineando che non è ancora chiaro se ci sia una connessione tra la vaccinazione e la morte dell’infermiera. 

“Dal momento che il dipendente (come molte centinaia di altri dipendenti) è stato vaccinato con una vaccinazione approvata, è stata aperta un’indagine per indagare su una possibile connessione”. Questo quanto detto da un portavoce dell’agenzia sanitaria statale.

L’autopsia sul corpo dell’infermiera deceduta sarà effettuata presso l’Ospedale Generale di Vienna. Sempre dall’agenzia federale per la sicurezza sanitaria, hanno poi spiegato che nel secondo caso, quello dell’embolia polmonare, la 35enne aveva problemi di coagulazione.

Trombosi non è tra gli effetti collaterali del vaccino AstraZeneca

La trombosi che ha causato la morte dell’infermiera 49enne, “non risulta essere tra gli effetti collaterali noti o tipici del vaccino. E anche le analisi internazionali immediatamente avviate non hanno evidenziati altri casi simili”, si legge sul sito dell’ufficio federale.

“Tutte le indagini necessarie, con il coinvolgimento dei rispettivi esperti sono in corso a pieno ritmo per poter escludere completamente un possibile collegamento. Per sicurezza, le scorte rimanenti del lotto di vaccino interessato non saranno più distribuite e vaccinate”.

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