Bristol: pazienti autistici torturati e insultati

Una delle sevizie ai pazienti dell'ospedale (foto Bbc)

BRISTOL – All’ospedale Castelbeck di Winterbourne, in Gran Bretagna, i pazienti venivano picchiati, trascinati per terra, “innaffiati” con acqua gelata, insultati, addirittura istigati al suicidio. E si trattava di malati psichiatrici e autistici. A coprire lo scandalo è stata la Bbc Panorama che ha fotografato alcune di queste sevizie. La polizia di Bristol ha fatto il resto, arrestando quattro persone (tre uomini e una donna) accusate dei gravi abusi.

I propietari dell’ospedale (una struttura privata con 24 letti e finanziato dai contribuenti) hanno chiesto scusa alle famiglie e hanno immediatamente sospeso 13 dipendenti. L’amministratore delegato Lee Reed ha detto che quello che è successo è una vergogna. “Tutto quello che posso fare è chiedere scusa senza riserve sia alle famiglie sia ai pazienti e fare in modo che nulla del genere possa accadere di nuovo”.

Vengono raccontati dei casi aberranti. Una ragazza di 18 anni, ad esempio, è stata trascinata vestita per terra, poi le hanno gettato addosso dell’acqua fredda. I genitori della ragazza hanno spiegato che la figlia aveva raccontato di aver subito abusi, ma rassicurati dagli infermieri non le hanno creduto. La paziente è stata anche costretta a rimanere sdraiata sotto la sedia di un infermiere per oltre mezz’ora ed è stata bagnata mentre era a letto e addirittura invitata a suicidarsi gettandosi dalla finestra.

Il reporter di Panorama, Joe Casey ha lavorato in incognito per cinque settimane per riuscire a filmare i gravi abusi. Il giornalista è stato spinto a fare i filmati dopo essere stato avvicinato da un’anziana, ex infermiera in ospedale, profondamente preoccupata per il comportamento di alcuni operatori che si occupavano dei pazienti. Terry Bryan, così si chiama l’infermiera, aveva già parlato con la Commissione che si occupa della qualità degli ospedali e aveva espresso la sua preoccupazione per la gestione dell’ospedale di Winterbourne, ma le sue parole sono rimaste inascoltate. Il direttore della Care Quality Commission, Ian Biggs si è scusato: “Se avessimo agito in quel momento, quando ci è arrivata la segnalazione, saremmo riusciti a fermare subito questi abusi. Abbiamo perso tempo e ci dispiace. Ci scusiamo con tutti coloro che abbiamo deluso perché c’erano indizi che ci avrebbero dovuto spingere ad agire prima”.

Qui di seguito, l’intero servizio della Bbc. Le immagini sono consigliate ad un pubblico sensibile:

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