Batterio killer, i risultati dei test entro venerdì

BERLINO – Il portavoce ha inoltre sottolineato che il coinvolgimento del laboratorio di riferimento nelle analisi dei campioni non è obbligatorio, ma avviene solo se richiesto dalle varie autorità sanitarie regionali, come appunto è successo ieri nel caso della Bassa Sassonia.

Attualmente, il BfR sta collaborando con altre regioni, tra le quali Amburgo (Nord), il Meckleburgo Pomerania Occidentale (nordest) e lo Schleswig-Holstein (Nord). Le analisi del Bfr avvengono ''su base volontaria'', ha detto il portavoce, spiegando che in questo modo c'è una maggiore sicurezza sulla validita' dei risultati. Il portavoce ha fatto l'esempio di Amburgo, dove le autorita' sanitarie locali avevano trovato il batterio Ehec sui cetrioli importati dalla Spagna, ma non il ceppo 0104:H4 presente nei pazienti. ''Noi non siamo un paese centralizzato – ha commentato -.

E' una questione di organizzazione (del sistema). Le regioni sono indipendenti dal governo nello svolgimento del loro lavoro''. Le autorita' sanitarie regionali ''sono obbligate a inviare i campioni al BfR – ha concluso il portavoce – solo se viene istituito un programma speciale di monitoraggio a livello nazionale oppure a livello di Unione europea''. Nel caso dell'epidemia di E. Coli, pero', ''non c'è un simile programma – ha spiegato -. Né a livello nazionale, né a livello europeo''

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