Belgio: abusa della figlia durante il sonno, assolto perché soffre di ‘sexsomnia’

Pubblicato il 30 Marzo 2010 - 20:24 OLTRE 6 MESI FA

Ha abusato della figlia di quattro anni ma non è colpevole. Frédéric L, un giovane padre di Mons, cittadina nel Sud del Belgio, ha compiuto l’incesto sulla sua bambina senza averne l’intenzione perché affetto da “sexsomnia”, una rara malattia che stimola comportamenti a sfondo sessuale durante il sonno e non lascia alcuna memoria al risveglio.

I giudici hanno accolto la versione dell’imputato sui fatti accaduti il 23 giugno del 2008 al termine di una serie di esami clinici effettuati da esperti. “La spiegazione può essere presa in considerazione”, si legge nella sentenza che riconosce il beneficio del dubbio. Il pubblico ministero e la parte civile intendono comunque impugnare il pronunciamento. “Una soluzione inaccettabile – hanno fatto sapere – presenteremo un ricorso contro questo culmine di perversione”.

I verbali raccontano che la bimba, qualche tempo dopo i fatti, ha riferito alla nonna di come era finita sul pavimento della stanza del padre mentre questi la costringeva a un rapporto orale. Nel mezzo della notte, la ragazzina si era alzata ed era andata a chieder aiuto perché voleva essere accompagnata in bagno. Il genitore si sarebbe messo a carponi e avrebbe cominciato a farla giocare con il suo sesso. Nel sentirla urlare “papà, sono io!”, l’uomo si sarebbe istantaneamente risvegliato dal suo torbido sonno. “Non me ne sono reso conto – ha spiegato agli inquirenti -, stavo dormendo”.

Dal 2005 la sexsomnia è inserita ufficialmente nell’elenco dei disturbi del sonno, fenomeno grave poiché non esiste un rimedio noto. Della malattia si è parlato molto lo scorso autunno, a causa della storia di Belle Floor, 32 anni di Almelo, Olanda, una ragazza che ha confessato di aver praticato per anni un autoerotismo inconsapevole nel sonno, comportamento del quale non aveva alcun ricordo nel momento del ritorno alla consapevolezza.