BRUXELLES – Una cellula di 3 jihadisti rientrati in Belgio dalla Siria. Tre terroristi rifugiati in un’ex panetteria di Veviers, vicino Liegi. E uno scontro a fuoco con la polizia, che ha cercato di arrestarli. E’ accaduto nel pomeriggio del 15 gennaio, quando gli agenti antiterrorismo hanno fatto irruzione nel covo dei terroristi, uccidendone 2 e ferendone un terzo.
La polizia belga, obiettivo dei terroristi, ha innalzato il livello di allerta antiterrorismo a 3, quasi il massimo. Un allarme bomba è stato lanciato nella sede centrale della polizia a Bruxelles, sede che è stata prontamente sgomberata. La certezza è che la cellula terroristica era legata ad Amedy Coulibaly, terrorista ucciso nell’attentato al supermercato kosher a Parigi, e che stava preparando un attentato jihadista in Belgio.
Le operazioni contro la jihad riguardano sette Paesi europei e lo Yemen. La polizia ha avviato numerose perquisizioni in diverse zone di Bruxelles tra cui Zaventem (dove c’è l’aeroporto principale belga) e Vilvoorde. Un elicottero della polizia sta sorvolando la città. La polizia poi ha fatto irruzione in un palazzo ad Anderlecht, un quartiere a Sud di Bruxelles, e ha trovato dell’esplosivo ma nessun sospetto.
L’operazione di polizia è stata condotta al 16 di rue de la Colline, in un’ex panetteria, nel quartiere della stazione di Verviers, nei confronti di tre individui sotto sorveglianza, appena rientrati dalla Siria. I tre jihadisti hanno aperto il fuoco con armi automatiche e kalashnikov contro le forze speciali che si sono avvicinate alla porta.
Poi le esplosioni, tre o quattro, e decine di spari, mentre le strade limitrofe venivano sgomberate. Una strada in particolare è stata chiusa alla circolazione, precisa la polizia locale. Sul posto sono presenti delle ambulanze.
I tre uomini erano stati in Siria per diversi mesi dove si erano radicalizzati e si erano formati. La polizia li aveva messi sotto controllo. Le indagini sulla cellula belga erano iniziate prima degli attentati di Parigi, sottolineano alla Procura federale. Quanto ai legami con Coulibaly uno dei magistrati ha affermato:
“Non posso confermare nè smentire, sarà l’indagine a determinarlo”.
Un testimone vicino al luogo della sparatoria ha raccontato:
“Stavamo risalendo rue des Ecole e volevamo attraversare alle strisce pedonali di rue de la Colline, quando un uomo vestito di blu scuro e col passamontagna sul volto ci ha spinto alle spalle e ci ha detto ‘correte’.
Abbiamo guardato rue de la Colline ed abbiamo visto una camionetta blu scura ferma in mezzo alla strada e due persone col passamontagna e poi che c’era un dispiegamento di numerosi poliziotti .
Ci siamo messi a correre e in due secondi c’è stata una grossa esplosione e dei colpi di arma da fuoco a raffica. I miei bambini si sono messi a piangere. Li ho spinti ed abbiamo continuato a correre”.
(Foto Twitter)
Ecco il video della sparatoria:
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