Belgio, Laura ha 24 anni è depressa e morirà: ha chiesto ed ottenuto l’eutanasia

Belgio, Laura ha 24 anni è depressa e morirà: ha chiesto ed ottenuto l'eutanasia
Belgio, Laura ha 24 anni è depressa e morirà: ha chiesto ed ottenuto l’eutanasia

BRUXELLES – Laura ha 24 anni ed ha deciso di morire perché depressa. Questa estate, la ragazza belga che si trova in perfetta salute fisica morirà. La giovane vive nella parte fiamminga del Belgio ha ottenuto, dopo un’accorata richiesta, il diritto all’eutanasia. La vicenda la racconta i siti dei maggiori quotidiani. La ragazza è stata incontrata da un giornalista del quotidiano “De Morgen”  appena pochi giorni fa ed è stata descritta come una persona “calma, equilibrata, sicura di sé” che ha il suo gruppo di amici, che va a teatro, che ama la fotografia e bere caffè.

Laura vuole farla finita perché fin dall’infanzia è vittima di quella che lei stessa descrive come una intollerabile sofferenza psichica. “Ora mi vedete molto tranquilla, ma può darsi che più tardi sarò lì piegata per terra dal dolore che mi infliggo da me. È una lotta interna senza fine”, racconta la ragazza che dice di essere ossessionata fin da quando andava all’asilo, dal suicidio. E  infatti ci già provato più di una volta. Se non era suicidio, erano continui episodi di automutilazione.

“La mia vita è una guerra quotidiana. Dal giorno in cui venni al mondo. Certi giorni sembrano non passare mai, mi pesa ogni secondo. Ventiquattro anni, equivalgono a un’eternità” racconta ancora Laura.

Paolo Levi de La Stampa racconta che la giovane ha provato diverse cure tutte fallite:

“Laura ha tentato di curarsi, facendosi internare volontariamente in un centro specializzato. Ma ora basta. Ha perso ogni speranza e ha chiesto di poter morire. Nel Belgio che è tra i primi Paesi europei ad aver autorizzato l’eutanasia, nel 2002, la ragazza ha avviato tutte le procedure per passare alla dolce morte ottenendo il consenso di tre diversi medici, come imposto dalla procedura. L’addio è previsto per questa estate. Adesso che lo sa, che prepara il suo funerale, Laura assicura di sentirsi «liberata da un peso enorme».

E gli amici? La famiglia? «Mi hanno capita – assicura lei – conoscono la mia storia e sanno che per me è la soluzione migliore. So che l’eutanasia è una decisione violenta, ogni giorno mi chiedo se la voglio davvero. Ogni giorno la risposta è sì. La morte sarà inevitabile, ma almeno degna». La testimonianza della ragazza ha fatto colare fiumi d’inchiostro nella stampa belga e internazionale. C’è chi vorrebbe bloccarla. Chi si chiede se sia legittima. Eppure la legge è chiara. L’équipe medica Il Belgio autorizza i pazienti a farne richiesta in caso di «malattie incurabili e gravi» che causano «sofferenza fisica e/o psichica costante, insopportabile e implacabile». Per i tre medici che l’hanno esaminata, Laura rientra appieno in questi criteri. «È stato tentato tutto», dice Jacqueline Herremans, avvocato e presidente dell’associazione belga per il diritto di morire nella dignità (Amd), spiegando che ora bisogna lasciarla andare. Secondo il professor Wim Distelmans, della commissione federale belga per il controllo dell’eutanasia, sono circa 50 le persone che ricorrono annualmente all’eutanasia per motivi psichici, circa il 3% del totale. Mentre in tanti sperano che Laura possa improvvisamente sentirsi meglio, tornare a credere nei suoi amici, nelle foto, nel teatro, nel caffè. Dare un’ultima chance alla vita. Prima che sia troppo tardi”.

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