Attentato in Bosnia, la polizia: “Matrice islamica”, primi arresti

L'attentato di Bugojno in Bosnia

La polizia bosniaca ha arrestato a Sarajevo Naser Palislamovic, ritenuto la mente dell’attentato di domenica 27 giugno contro la stazione di polizia di Bugojno che ha provocato la morte di un agente e il ferimento di cinque altri poliziotti. Lo ha reso noto la procura di Sarajevo.

Il portavoce della Procura ha dichiarato che la serie di arresti non è conclusa e che si indaga negli ambienti dell’estremismo islamico. Palislamovic, che è stato arrestato ieri, era stato avvistato domenica, pochi istanti prima dell’esplosione, dai poliziotti che si accingevano a raggiungere la stazione per un nuovo turno di lavoro, ma era riuscito a fuggire ed era stato ritrovato ieri alla periferia di Sarajevo.

Un altro degli attentatori, Haris Causavic, era stato invece catturato già domenica, subito dopo aver attivato l’ordigno, e ha già confessato affermando di essere stato lui a porre 15 chili di esplosivo in un’auto parcheggiata vicino alla stazione di polizia della cittadina della Bosnia centro-occidentale. I due arrestati appartengono al poco numeroso ma attivo gruppo dei wahabiti, che professano un islam radicale, di origine saudita.

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