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Bruxelles: colpito e preso in fuga. Che c’è nello zaino?

di Maria Elena Perrero |25 Marzo 2016 17:19

Bruxelles: colpito e preso in fuga. Che c’è nello zaino?

BRUXELLES –  Nuova operazione della polizia belga a Schaerbeek, alla periferia di Bruxelles. Durante il blitz, in cui si sono sentite due forte esplosioni, è stato ferito e arrestato un uomo che portava uno zainetto sulle spalle, non si sa se con dell’esplosivo o con oggetti personali. Si tratta di Mohamed Abrini, uno dei super ricercati nell’ambito dell’inchiesta sugli attentati di Parigi e complice di Salah Abdeslam. 

All’inizio dell’operazione delle forze dell’ordine in un appartamento, il perimetro dell’edificio è stato bloccato e circondato da agenti armati e da camion militari. Sul posto anche gli sminatori.

L’uomo è stato ferito alle gambe dopo aver tentato di scappare opponendo resistenza l’avvertimento degli agenti di fermarsi, proprio come aveva fatto Salah Abdeslam durante il blitz dei giorni scorsi che ha portato al suo arresto a Molenbeek.

Secondo le prime informazioni non confermate ufficialmente la polizia avrebbe fatto un controllo su una persona sospetta a una fermata dell’autobus. Gli avrebbe ordinato di togliersi la giacca, per verificare se avesse una cintura esplosiva. A quel punto pare che si siano sentite le due esplosioni, e quindi i colpi che lo hanno fermato mentre scappava con sulle spalle lo zainetto. Quindi sarebbe entrato in azione un robot degli artificieri per verificare probabilmente la pericolosità della situazione.

L‘operazione anti-terrorismo di Schaerbeek è legata a quella avvenuta nella notte a Parigi. Si tratta sempre di blitz collegati con gli attentati di Parigi del 13 novembre 2015 e di Bruxelles del 22 marzo scorso.

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La cartina di Bruxelles in un fermo immagine tratto da Sky
Un fermo immagine tratto da Sky mostra passeggeri all'esterno della metro di Bruxelles (Ansa)
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