Bungee jumping mortale: istruttore spagnolo a processo. Disse “No jump”, la ragazza capì “now jump”

Bungee jumping mortale: istruttore spagnolo a processo. Disse "No jump", la ragazza capì "now jump"
Bungee jumping mortale: istruttore spagnolo a processo. Disse “No jump”, la ragazza capì “now jump”

ROMA – Bungee jumping mortale: istruttore spagnolo a processo. Disse “No jump”, ragazza capì “now jump”. A due anni dalla morte della turista olandese di 17 anni in Spagna mentre praticava il salto con l’elastico, o ‘bungee jumping’, da un viadotto di un’autostrada in Cantabria, è giunto l’annuncio che l’istruttore spagnolo responsabile del lancio è finito sotto processo. A causa del suo inglese approssimativo avrebbe indotto Vera Mol, questo il nome della ragazza, a lanciarsi prima che fosse assicurata completamente.

L’istruttore pronunciò “no jump”, un inglese maccheronico che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto significare “non saltare”. La ragazza capì “now jump”, cioè “ora salta”: fatalmente la corda era agganciata solo a una estremità, così Vera precipitò nel vuoto.

L’errore di pronuncia, infatti, ha causato la morte della ragazza, secondo i giudici, i quali hanno aggiunto che il fraintendimento poteva essere evitato se solo l’istruttore avesse usato la frase “don’t jump”, come da protocollo, invece di “no jump”. Tuttavia via questa non sarebbe l’unica responsabilità dell’istruttore al vaglio della Corte. Si suppone inoltre che il ponte non dovesse essere usato per il salto bungee secondo le regole spagnole. (Huffington Post)

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