Cadavere di 30 anni fa scoperto in un palazzo di Parigi

Scoperto un cadavere in un palazzo di Parigi appena venduto

Un cadavere di almeno 30 anni fa è stato scoperto nella cantina di un palazzetto di Parigi  durante i lavori di ristrutturazione. Era stato venduto per 35 milioni di euro. I lavori sono stati sospesi. La zona è una delle più lussuose della capitale francese.

Secondo quanto riportato da Le Monde, l’edificio dove un tempo aveva vissuto il poeta e drammaturgo François Coppée dopo 30 anni in cui è rimasto incustodito era ormai fatiscente: crepe nei muri, persiane rotte e quello che una volta era un elegante giardino era invaso da erbacce.

A gennaio, la proprietà al 12 di rue Oudinot è stata venduta a una società olandese attraverso un’asta durata appena un quarto d’ora.

L’acquirente, Jean-Bernard Lafonta, ha pagato 35,1 milioni di euro, quasi sei volte il prezzo di riserva.

Lafonta, ex direttore della società di investimenti francese Wendel e ora a capo del proprio gruppo di holding industriali, a febbraio ha iniziato i lavori di ristrutturazione per riportare la proprietà all’antico splendore, secondo quanto riferito dai residenti a Le Parisien.

Mentre gli operai facevano un sopralluogo hanno scoperto il cadavere.

La scoperta del cadavere in cantina

Le Monde ha scritto che il corpo, la cui scoperta solo di recente è stata resa pubblica, è stato trovato quando nella cantina gli operai hanno rimosso delle assi e delle macerie.

Presentava tracce di ferite, anche di coltello, e ossa fratturate che hanno spinto la polizia ad aprire un’indagine per omicidio.

L’identità della vittima

I documenti trovati sul cadavere hanno permesso alle autorità di identificare l’uomo. Si chiamava Jean-Pierre Renaud, e la sua morte risalirebbe a circa 30 anni fa.

A Le Monde la polizia ha spiegato che era “un senzatetto con problemi di alcolismo”.

“Possiamo ipotizzare una lotta avvenuta con un’altra persona che viveva ai margini. Ma non è chiaro se sia morto all’interno del palazzo o sia stato portato lì.

“Potremmo non scoprire mai chi sia stato il responsabile. È del tutto verosimile che sia morto anche l’assassino”.

I figli di Renaud sono stati informati della morte del padre e Lafonta ha rifiutato di rilasciare commenti. I lavori di ristrutturazione riprenderanno dopo l’estate. (Fonte: The Guardian)

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