Breivik si lamenta del carcere: “Caffè freddo e niente internet”

OSLO – Perquisizioni corporali quotidiane, caffè freddo, censura della sua corrispondenza e niente internet. L’autore della strage di Utoya, Anders Behring Breivik, giudica ”disumane” le sue condizioni di detenzione e se ne è lamentato in una lettera al direttore del carcere.    

Nelle 27 pagine, pubblicate dal quotidiano Verdens Gang, Breivik lamenta il ”poco burro da mettere sul pane, il caffè spesso freddo, la cella senza panorama né decorazioni e il divieto di tenere con sè la crema idratante”.

L’uomo di 33 anni, che il 22 luglio 2011 ha ucciso 77 persone, è stato condannato alla pena massima cioè 21 anni di prigione che potranno essere prolungati.

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